5 JUL. 2021 · All’ACC.21 sono stati presentati i risultati dello studio PARADISE-MI in cui i pazienti che hanno assunto sacubitril/valsartan non hanno ridotto in modo significativo il tasso di insufficienza cardiaca o morte cardiovascolare a seguito di un infarto miocardico rispetto a ramipril. Nonostante l’endpoint primario non raggiunto, vi sono molti aspetti positivi rilevati per l’ARNI. Ne discute il prof. Michele Senni, Direttore del Dipartimento Cardiovascolare e della Cardiologia dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
5 JUL. 2021 · All’ACC.21 sono stati presentati i risultati combinati di due studi, SOLOIST e SCORED, condotti con sotagliflozin in persone con diabete e insufficienza cardiaca. Le nuove evidenze emerse sono esposte e commentate dal prof. Michele Senni, Direttore del Dipartimento Cardiovascolare e della Cardiologia dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
5 JUL. 2021 · All’ACC.21 sono stati presentati i risultati di fase 2 dello studio PIROUETTE, condotto con pirfenidone, un farmaco di uso consolidato nel trattamento della fibrosi idiopatica. Abbiamo chiesto al prof. Michele Senni, Direttore del Dipartimento Cardiovascolare e della Cardiologia dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, di illustrare i metodi e i risultati della ricerca, e di esprimere un parere sulle prospettive aperte da questa strategia terapeutica.
5 JUL. 2021 · Omecamtiv mecarbil, un attivatore selettivo della miosina cardiaca, si è dimostrato efficace nei pazienti con insufficienza cardiaca con ridotta frazione d’eiezione, specie in quelli con i più bassi valori di eiezione. È quanto è emerso da un’analisi secondaria dello studio GALACTIC-HF, presentata all’ACC.21. Un commento sulla rilevanza clinica di queste evidenze è offerto dal prof. Michele Senni, Direttore del Dipartimento Cardiovascolare e della Cardiologia dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
5 JUL. 2021 · Nei pazienti con coronaropatia stabile è più utile un approccio invasivo o uno conservativo? La risposta era stata fornita due anni fa dallo studio ISCHEMIA. All’ACC.21 l’argomento è stato ripreso da un’analisi prespecificata dello stesso studio. I metodi, i risultati e l’interpretazione clinica della ricerca sono spiegati dal prof. Pier Luigi Temporelli, della Divisione di Cardiologia Riabilitativa, Istituti Clinici Salvatore Maugeri IRCCS, Gattico-Veruno.
5 JUL. 2021 · Nella gestione della duplice terapia antiaggregante piastrinica a seguito di un intervento coronarico percutaneo nel post-infarto, lo studio TALOS-AMI, presentato all’American College of Cardiology, valuta la fattibilità di uno switch (de-escalation) da ticagrelor a clopidogrel. Il prof. Pier Luigi Temporelli, della Divisione di Cardiologia Riabilitativa, Istituti Clinici Salvatore Maugeri IRCCS, Gattico-Veruno, spiega i motivi dell’importanza clinica della strategia.
1 JUL. 2021 · I risultati primari dello studio FIDELIO-DKD condotto con finerenone (riduzione della progressione della nefropatia diabetica ma anche degli eventi cardiovascolari, molto frequenti nelle persone con diabete) si sono arricchiti di una nuova prerogativa, evidenziata all’American College of Cardiology 2021 da un’analisi secondaria prespecificata: la minore incidenza di nuova fibrillazione atriale. La rilevanza clinica di questi dati sono analizzati da Roberto Pontremoli, professore ordinario di Medicina Interna all’Università degli Studi e IRCCS Ospedale Policlinico di Genova.
1 JUL. 2021 · All’American College of Cardiology 2021 è stato presentato uno studio che ha evidenziato come spesso negli anziani l’effetto del trattamento antipertensivo è contrastato da quello di farmaci assunti per altre patologie. I risultati sono commentati in dettaglio da Giovambattista Desideri, professore ordinario di Medicina Interna e Geriatria dell’Università degli Studi dell’Aquila.
1 JUL. 2021 · Riguardo ai pazienti con malattia cardiovascolare aterosclerotica, vi è molta discussione circa il dosaggio più adatto di aspirina da prescrivere al paziente. L’argomento è stato affrontato nello studio ADAPTABLE, i cui risultati sono stati presentati all’American College of Cardiology 2021. Questo il commento di Giovambattista Desideri, professore ordinario di Medicina Interna e Geriatria dell’Università degli Studi dell’Aquila
1 JUL. 2021 · In questo studio di fase 2, ziltivekimab ha dimostrato di ridurre molteplici biomarcatori di infiammazione e trombosi in pazienti con malattia renale cronica e proteina C-reattiva elevata. Le possibili prospettive di impiego clinico e i dettagli dello studio sono qui valutati da Alberico Catapano, professore di Farmacologia all’Università di Milano e Direttore del Centro per lo Studio dell’Aterosclerosi presso l’Ospedale Bassini.
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