Il numero 64 si apre con uno spazio dedicato alla drammatica vicenda della guerra. Il pezzo di apertura è un’intervista a Kateryna Ketsman, presidente della Casa dei Popoli, di nazionalità ucraina ma da parecchi anni residente in Italia. Nell’articolo seguente, Alessio Vissani ci racconta altre testimonianze dolorose ma anche l’opera intensa di solidarietà che si è attivata, a Foligno come in tante parti d’Italia, a sostegno del popolo ucraino. Più avanti, con il commento di Federico Berti Piras e con la piccola storia di speranza narrataci da Rita Barbetti, continuiamo ad occuparci di questa guerra che ci ferisce, non perché sia più terribile delle tante altre guerre che stanno insanguinando il pianeta, ma perché, a distanza di 30 anni, torna a colpire il cuore dell’Europa.
Il macrotema di questo numero è dedicato alla Bellezza e può suonare inappropriato, in un momento così orribile della nostra storia. Ma la bellezza non è mai inappropriata perché essa, in qualunque forma si manifesti, dall’arte alla natura, è capace di offrire consolazione e speranza. Molti sono i contributi tematici presenti, ma al riguardo vi voglio segnalare i pezzi di due “esordienti” della nostra rivista, che affrontano il tema in una prospettiva storica: quello di Arianna Duranti (La ricerca della bellezza) e quello di Laura della Corte (Una storia culturale della bellezza giapponese e cinese). I consueti spazi dedicati alla letteratura e all’arte, al cinema e alla scienza, alla memoria locale e alla satira completano il ricchissimo menù di questo numero.