21 JUL. 2024 · Veracruz, Messico. Il treno merci (sprannominato "La Bestia") che collega il Chiapas, nel sud del Messico, con Ciudad Juárez, al confine con gli USA, ogni giorno è carico di migranti irregolari, che tentano il tutto per tutto, rischiando la vita per raggiungere il confine e chiedere asilo politico negli Stati Uniti.
Lungo l'interminabile percorso del treno, che impiega circa sei giorni per giungere a destinazione, all'altezza di Guadalupa, a una manciata di chilometri da Córdoba e a 300 chilometri a sud est di Città del Messico, a fianco della ferrovia vive un gruppo di donne, di contadine, che preparano ogni giorno dei sacchetti con del cibo e delle bottiglie d'acqua di plastica e le lanciano ai migranti sul treno in corsa.
Le chiamano "Las Patronas". In Messico vengono nominate così donne che incutono rispetto perché si prendono cura di persone che hanno bisogno di aiuto.
Ho trascorso alcuni giorni nella fattoria de Las Patronas, ho dormito coi migranti, ho raccolto fotografie e storie di queste donne e di alcuni migranti, del momento in cui riescono ad afferrare il cibo, per raccontare il lavoro di volontariato e di umanità che portano avanti ormai da ventinove anni. Che non cambia il mondo, ma lo rende un poco meno estenuante per alcune migliaia di persone, che percorrono un viaggio, a piedi e sui binari, di settimane e a volte di mesi, per un pezzo di vita migliore.