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Cronache di rabbia

  • #0 - Il trailer

    5 MAR. 2024 · “Cronache di rabbia” nasce dalla presa di coscienza che, nel giornalismo di oggi, si parla poco – e spesso male – di transfemminismo e di movimenti femministi. Ci vediamo dall’8 marzo, ogni due settimane, su tutte le piattaforme: incazziamoci eccome, ma incazziamoci meglio.
    1m 48s
  • #1 - Disuguaglianze di genere: come interpretare i dati

    8 MAR. 2024 · Dati, grafici e statistiche sono degli strumenti utili per cercare di interpretare la realtà. Ma non sempre i dati restituiscono la complessità di un fenomeno e questo accade spesso quando si parla di disuguaglianze e nello specifico disuguaglianze di genere. Grazie all’aiuto di Barbara Leda Kenny, giornalista esperta di politiche di genere e coordinatrice di ingenere.it, cerchiamo di capire come imparare a interpretare i dati che ci vengono proposti mettendoli in discussione, se necessario. Conduce Sofia Centioni. Musiche di Michele Ragazzini e Paolo Lorenzini. Artwork di Marta Pianta.
    22m 50s
  • #2 - Perché il linguaggio è usato in modo sessista?

    22 MAR. 2024 · Il linguaggio, oltre a permetterci di comunicare, è lo strumento che ci consente di rappresentare la società e chi la abita. Eppure, quando si chiede di utilizzare termini come architetta o avvocata, c’è chi storce il naso, sottolineando che “esistono questioni più importanti”. Ma se è vero che la lingua è sempre stata uno strumento per registrare i cambiamenti all’interno della nostra società, pensiamo all’invenzione dei neologismi, scegliere di non nominare il cambiamento che ha investito le donne nel mondo del lavoro, cosa ci racconta della nostra società? È quello che proveremo a capire grazie all’aiuto di Maura Gancitano, scrittrice, filosofa e fondatrice della casa editrice indipendente tlon.  Conduce Sofia Centioni Musiche di Michele Ragazzini e Paolo Lorenzini Artwork di Marta Pianta
    22m 52s
  • #3 - La cultura dello stupro: chi ha il potere di desiderare?

    5 ABR. 2024 · Per parlare di violenza sulle donne si ricorre sempre più spesso al concetto di “rape culture”, ovvero cultura dello stupro. La diffusione di questo concetto, di per sé positiva, dovrebbe normalizzare l’idea che la violenza patriarcale sia culturale e diffusa, e non una devianza sporadica; ma siamo consapevoli di tutte le forme che può assumere questa violenza? Ne parliamo con Giulia Blasi, scrittrice e giornalista del Post.  Conduce Chiara Scipiotti Musiche di Michele Ragazzini e Paolo Lorenzini Artwork di Marta Pianta
    21m 39s
  • #4 - La violenza della carne: femminismo e antispecismo

    19 ABR. 2024 · A volte, la violenza di genere parla la lingua dello specismo. Lo fa quando ricorriamo a un lessico animale per parlare di un abuso, ma anche quando diciamo che "la carne è carne" o, viceversa, quando una donna afferma di non voler essere trattata come "un pezzo di carne". Per questa e altre ragioni, un approccio antispecista che non discrimini gli animali non umani è essenziale per i transfemminismi intersezionali. Ne parliamo con Federica Timeto, docente all'Università Ca' Foscari di Venezia, ricercatrice e scrittrice.  Conduce Chiara Scipiotti Musiche di Michele Ragazzini e Paolo Lorenzini Artwork di Marta Pianta
    21m 4s
  • #5 - Ecologia e femminismo: cos'hanno in comune?

    3 MAY. 2024 · Di diritti dell’ambiente e diritti delle donne siamo abituate a sentir parlare quasi ogni giorno. Non è altrettanto facile, però, che l’informazione spieghi come e perché la crisi climatica e la disuguaglianza di genere siano prodotte dal nostro stesso sistema economico. Attraverso le lotte operaie e le rivendicazioni femministe degli anni Settanta, diventa sempre più esplicito che lo sfruttamento della natura e la segregazione delle donne negli spazi domestici siano delle operazioni necessarie al funzionamento del capitalismo. È possibile, oggi, parlare di una svolta ecologica e femminista che vada oltre alle strategie di green e pinkwashing? Ne parliamo con Irene Sorrentino, dottoranda di semiotica all’Università di Bologna ed esperta di ecologia politica.  Conduce Ludovica Brognoli Musiche di Michele Ragazzini e Paolo Lorenzini  Artwork di Marta Pianta
    21m 12s
  • #6 - Saperi situati: la scienza non è oggettiva

    17 MAY. 2024 · Siamo abituate a pensare la scienza e la medicina come oggettive e non toccate dalle variabili di genere. Alcune filosofe femministe ci hanno però dimostrato che non è così: l’importanza di “fare scienza in modo situato” è ciò che muove il pensiero di Sandra Harding. Dalle sue intuizioni ci spostiamo su quelle, legate al femminismo cyborg, di Donna Haraway. La consapevolezza che la scienza medica non è oggettiva ci conduce a destrutturare il sapere per come lo conosciamo, ragionando sulla biopolitica che spinge a ricercare lo Stato Nazione mediante il controllo sui corpi delle donne. Ne parliamo con Ilaria Santoemma, assegnista di ricerca in filosofia politica e ricercatrice in epistemologia politica femminista e postumanesimo all'Università Sant'Anna di Pisa.  Conduce Nikol Ceola Musiche di Michele Ragazzini e Paolo Lorenzini Artwork di Marta Pianta 
    22m 40s

Ogni due settimane Cronache di rabbia parte da un fatto di cronaca per per ri-leggere il presente con una prospettiva transfemminista. L'obiettivo è approfondire la pervasività delle questioni femministe nel...

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Ogni due settimane Cronache di rabbia parte da un fatto di cronaca per per ri-leggere il presente con una prospettiva transfemminista. L'obiettivo è approfondire la pervasività delle questioni femministe nel loro contesto sociale e politico, con l’aiuto di scrittrici, attivist*, giornaliste e ricercatrici.

Puoi seguire @cronachedirabbia e scriverci a cronachedirabbia@gmail.com

Produzione di Sofia Centioni, Ylenia Magnani, Chiara Scipiotti, Nikol Ceola e Ludovica Brognoli. Musiche di Michele Ragazzini e Paolo Lorenzini e AlisiaBeats.
Logo e illustrazioni di Marta Pianta.
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