1 AGO. 2019 · Ho scritto il mio primo comunicato stampa nel 2008.
10 anni fa. Era per un'associazione culturale.
E ho sbagliato tutto. Porte in faccia, zero risultati, nessun articolo.
Avevo 18 anni e lo avevo fatto pensando che fare l'ufficio stampa volesse dire semplicemente: "scrivere un comunicato, inviarlo a 10 giornalisti e sperare nella pubblicazione".
Mi sbagliavo.
Stavo sbagliando tutto.
10 anni fa, allora, mi sono messa a studiare davvero. Seriamente. Perché non volevo più seguire la linea della casualità.
Lo studio, la gavetta, il giornalismo, le collaborazioni. Poi uno stage, un lavoro in una redazione, un lavoro in un'agenzia. E subito dopo l'apertura della p.iva e i lavori da freelance, ma non bastava più. Così un passo avanti ancora e da qualche tempo c'è Digital PR pro, un'agenzia di media relations con un team di 6 persone.
Tutte queste esperienze andavano in un'unica direzione: cercare di raggiungere, giorno dopo giorno, l'eccellenza nelle digital pr.
Un chiodo fisso.
La strada è ancora lunga, ma la cometa dell'eccellenza è sempre lì, da seguire.
E ora, dopo 10 anni, quando mi chiedono "Ma è davvero così difficile fare digital PR?" la mia risposta è "Sì, è veramente così complicato (se il tuo obiettivo è diventare un professionista eccellente)".