1 JUL. 2019 · IL 17 GIUGNO 2019 POMPEI SOTTO I RIFLETTORI A PALAZZO FARNESE CON UN DIALOGO CHE SI È ISCRITTO NEL CICLO PATRIMONIO E INNOVAZIONE.
L’apporto delle tecnologie, in particolare del digitale, alla conoscenza e alla valorizzazione del patrimonio è ormai decisivo. L’applicazione della ricostruzione 3D ai beni culturali, dal singolo oggetto ai più importanti siti archeologici, suppone di riunire delle competenze pluridisciplinari per raccogliere i dati, confrontarli agli archivi, restituire i risultati presso gli studiosi nonché il pubblico. Di questo processo complesso hanno reso conto i relatori partendo dall’esempio di Pompei e dallo sforzo recente per far rinascere questo patrimonio eccezionale.
Hélène Dessales, archeologa, professoressa all’Ecole Normale Supérieure, responsabile del progetto ENS/Centre Jean Bérard sulla Villa di Diomede.
Tra il 2000 e il 2003 è membro dell’École française de Rome, Sezione Antichità. Dal 2012 al 2013, ha fatto parte della delegazione del CNRS e del Centro Jean Bérard a Napoli. Ha contribuito alla diffusione delle sue ricerche sull’archeologia dell’acqua nelle città romane e su Pompei attraverso numerosi congressi nazionali e internazionali ma anche tramite articoli scientifici e documentari televisivi (Pompei. Acqua e fuoco, Arte, 2015) e radio («Les Mystères de Pompéi», France Inter, 2011).
Massimo Osanna, archeologo, direttore generale del Parco Archeologico di Pompei e professore in archeologia presso l’Università di Napoli.
E’ stato Direttore della Scuola di Specializzazione in archeologia (2002 - 2007) e Direttore della Scuola di specializzazione in Beni Archeologici (2009-2014) presso l’Università della Basilicata, a Matera. E’ stato anche «professore invitato» all’ENS di Parigi (2013-2014). Tra il 2003 e il 2010 è stato co-direttore del sito dell’ex Taurianum. In seguito è diventato consulente scientifico del Comune di Ascoli Satriano (Puglia) e della Soprintendenza per i Beni Archeologici (Beni Archeologici) di Puglia. Dal 2008 è membro del Centro Studi Internazionale della religione nell’antica Grecia. In qualità di membro del Comitato Scientifico, è responsabile della serie di monografie «Archeologia e arti antiche» dell’École Normale Supérieure di Pisa. Massimo Osanna fa anche parte della commissione di esperti per la valutazione dell’Unità comune di ricerca «Archeologia delle società mediterranee» sotto la supervisione delle istituzioni e organizzazioni francesi: l’Università Paul Valéry, Montpellier 3; il CNRS e l’Università Paul Valéry, Montpellier 3, Ministero della Cultura.
Marco Fabbri è professore associato presso l’Università degli Studi di Roma «Tor Vergata», dove insegna Topografia di Roma e dell’Italia antica e Metodologia e tecnica della ricerca Archeologica. In Italia ha diretto scavi in diverse regioni e ha partecipato a numerosi progetti di ricerca sulla pianificazione territoriale e urbanistica e sulla valorizzazione del patrimonio storico-archeologico. Nel 2018 è stato “Professeur invité presso l’École Pratique des Hautes Études de Paris”. Negli ultimi anni è stato co-direttore delle indagini sull’acropoli di Gabii (Roma) e del Progetto internazionale CHORA (Laboratori di Archeologia in Basilicata). Attualmente dirige a Pompei la ricerca «Promoenia» sulle fortificazioni e coordina le attività di scavo e documentazione di una vasta area della Regio V.
Con la partecipazione di François Fouriaux, archeologo topografo-geomatico presso l’Ecole Française de Rome, il quale ha collaborato al progetto «Organizzazione, gestione e trasformazione di un’area suburbana: la porta Ercolano di Pompei, tra spazio funebre e spazio commerciale». Attualmente impegnato in un progetto riguardante la Necropoli di Porta Nocera a Pompei, offrirà, attraverso il suo intervento, una panoramica sulle tecnologie per l’acquisizione delle informazioni 3D utilizzate e la loro importanza per tale progetto.
Modera: Fabio Cappelli, Caporedattore cultura e spettacoli Rainews24