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Pelo nell'uovo

  • #24. Femminismi contro: dialogo con Elvira Vannini

    25 ABR. 2024 · Femminismi contro: Pratiche artistiche e cartografie di genere (2023, Meltemi Editore) è un insieme di otto saggi di artiste, critiche e curatrici accumunate dal loro legame tra arte, cultura e politica che, uniti, scandiscono una narrazione contro-egemonica dell’arte. A raccontarcelo è Elvira Vannini, storica dell’arte, critica d’arte, curatrice indipendente, docente alla NABA di Milano, fondatrice del blog/magazine HOT POTATOES e curatrice dell’antologia. Per vedere le immagini e i riferimenti citati in questo episodio, mi trovate su Instagram https://instagram.com/pelo.nell.uovo?igshid=MmJiY2I4NDBkZg== e, se vi va, seguitemi per rimanere sempre aggiornati!
    20m 36s
  • #23. Carla Accardi: la mostra al Palazzo Esposizioni

    11 ABR. 2024 · Sperimentatrice, ricercatrice, militante femminista e una delle prime artiste astrattiste italiane: questo e molto altro è stata Carla Accardi (9 ottobre 1924, Trapani - 23 febbraio 2014, Roma), figura cardine dell’arte del Novecento. Questo episodio è dedicato alla sua lunghissima carriera artistica - durata circa sessant’anni - con particolare attenzione al rapporto tra arte e femminismo (per il quale ha chiuso i rapporti con Carla Lonzi) e alla sua sperimentazione artistica. Vi ricordo che la mostra a lei dedicata al Palazzo Esposizioni a Roma è visitabile fino al 9 giugno 2024! Per vedere le immagini e i riferimenti citati in questo episodio, mi trovate su Instagram https://instagram.com/pelo.nell.uovo?igshid=MmJiY2I4NDBkZg== e, se vi va, seguitemi per rimanere sempre aggiornati!
    18m 45s
  • #22. L'irrazionalità dell’effimero: il ghiaccio nell’arte

    28 MAR. 2024 · Il ghiaccio attraversa l’ecologia, il femminile e il femminismo, la politica, fino ad arrivare alla poesia: l’inevitabilità del suo scioglimento ci riconduce alla fragilità e alla transitorietà della nostra vita, alla mortalità del nostro essere. In questo episodio vedremo degli esempi di artisti - David Hammons, Francis Alÿs, Paul Kos, Nèle Azevedo, Ólafur Elíasson, Kirsten Justesen e Gloria Camiruaga - che, con la loro arte, hanno concretizzato questo discorso, rovesciando la monumentalità e la solidità del ghiaccio in favore della sua contraddittoria effimerità e della sua ampia simbologia. Per vedere le immagini e i riferimenti citati in questo episodio, mi trovate su Instagram https://instagram.com/pelo.nell.uovo?igshid=MmJiY2I4NDBkZg== e, se vi va, seguitemi per rimanere sempre aggiornati!
    14m 58s
  • #21. Caso Ana Mendieta: suicidio o femminicidio?

    14 MAR. 2024 · All’improvviso il tonfo. Durante la notte dell’8 settembre 1985, qualcosa precipita dal 34° piano di un palazzo nel Greenwich Village, a New York: è il corpo di Ana Mendieta, artista femminista di origini cubane. Ad avvisare le autorità è stato il marito, anche lui artista, Carl Andre. Unico sospettato della sua morte, Andre verrà processato e poi assolto nel 1988 per insufficienza di prove. Suicidio o femminicidio? Nonostante una sentenza definitiva, l’enigma rimane tutt’oggi ancora aperto, lasciando nel pensiero collettivo diversi dubbi (e tanta rabbia) ancora in sospeso. Per vedere le immagini e i riferimenti citati in questo episodio, mi trovate su Instagram https://instagram.com/pelo.nell.uovo?igshid=MmJiY2I4NDBkZg== e, se vi va, seguitemi per rimanere sempre aggiornati!
    16m 9s
  • #20. Behind the Iron Curtain: l’arte di confine dell’Europa dell’Est

    29 FEB. 2024 · Ciò che divideva l’Europa in blocchi (occidentale e orientale) - prima della Caduta del Muro di Berlino - era la Cortina di ferro: linea di divisione e di confine. Tuttavia, il confine oltre che “frontiera”, era anche limite, soglia: luogo sì di separazione, ma anche di riflessione e immaginazione. Dietro la cortina di ferro, gli artisti tematizzavano il confine, rendendolo tangibile nelle loro opere. Per le artiste, inoltre, il confine trattato aveva una connotazione differente: non era solo politico, ma soprattutto sociale, culturale ed esistenziale. Per vedere le immagini e i riferimenti citati in questo episodio, mi trovate su Instagram https://instagram.com/pelo.nell.uovo?igshid=MmJiY2I4NDBkZg== e, se vi va, seguitemi per rimanere sempre aggiornati!
    14m 33s
  • #19. Ewa Partum e Magdalena Abakanowicz: il corpo nella sfera pubblica della Polonia socialista

    15 FEB. 2024 · Ewa Partum (1945, Grodzisk Mazowiecki, Polonia) e Magdalena Abakanowicz (20 giugno 1930, Falenty, Polonia - 20 aprile 2017, Varsavia, Polonia) sono due artiste polacche che, oltre al paese d’origine, hanno apparentemente ben poco in comune: la prima è considerata tutt’oggi una delle più grandi pioniere dell’arte femminista dell’Europa dell’est mentre, la seconda, un’importante artista installativa che, al contrario, mai si è voluta definire femminista. In realtà qualcosa in comune ce l’hanno e nell’episodio di oggi cercheremo di approfondirlo: seppur in modo differente, nei lavori di entrambe emerge la tematica del corpo, inteso come elemento rappresentativo dei valori di una Polonia devastata e sconvolta non solo dalla Seconda guerra mondiale ma anche dalla rivoluzione comunista (che ha portato a circa quarantacinque anni di regime). Per vedere le immagini e i riferimenti citati in questo episodio, mi trovate su Instagram https://instagram.com/pelo.nell.uovo?igshid=MmJiY2I4NDBkZg== e, se vi va, seguitemi per rimanere sempre aggiornati!
    16m 24s
  • #18. Milli Gandini e il gruppo Immagine: dialogo con Manuela Gandini


    1 FEB. 2024 · “Artista, gallerista, femminista, agitatrice culturale”: è così che Manuela Gandini descrive sua madre, Milli Gandini (1941-2017), fondatrice del gruppo femminista Immagine di Varese. In questo episodio, Manuela ci permette di ripercorrere alcuni aspetti della vita dell'artista: a partire dalla sua adolescenza, che coincide con la scelta - poi all’ultimo abbandonata - di farsi suora; al momento in cui si avvicina al femminismo; fino ad arrivare alla sua iconica performance “La mamma è uscita” in cui deliberatamente smette di pulire, di cucinare, di prendersi cura della casa e della famiglia. Chiama poi Mirella Tognola - un’altra artista del gruppo - che, nella polvere sedimentata sui mobili, traccia con il dito la scritta “salario al lavoro domestico” e il simbolo femminista creando, come direbbe Manuela, dei << graffiti interni, non urbani, graffiti familiari >>. Un’arte-arma quella di Milli Gandini: sovversiva, arrabbiata e ribelle. Un’arte che, anche quarant’anni più tardi, non perde la sua energia né tantomeno la sua freschezza. Per vedere le immagini e i riferimenti citati in questo episodio, mi trovate su Instagram https://instagram.com/pelo.nell.uovo?igshid=MmJiY2I4NDBkZg== e, se vi va, seguitemi per rimanere sempre aggiornati!
    30m 8s
  • #17. VALIE EXPORT si scrive tutto in maiuscolo

    18 ENE. 2024 · VALIE EXPORT (17 maggio 1940, Linz, Austria) si scrive tutto in maiuscolo. E questo non vale solo per il suo nome, ma anche per la sua persona: un’artista sfrontata, provocatoria, ribelle e controcorrente fin da bambina. All’età di 27 anni deciderà di cambiare all’anagrafe il suo nome di battesimo (Waltraud Lehner) in VALIE EXPORT: slegandosi così non solo dal cognome del padre - Lehner, appunto - ma anche da quello dell’ex marito - Hollinger - che aveva sposato all’età di 18 anni e dal quale aveva avuto una figlia. Libera, indipendente e slegata dalle imposizioni sociali maschiliste, VALIE EXPORT inizia la sua carriera d’artista, facendosi coraggiosamente strada in un’Austria intrisa di perbenismo e ipocrisia. Per vedere le immagini e i riferimenti citati in questo episodio, mi trovate su Instagram https://instagram.com/pelo.nell.uovo?igshid=MmJiY2I4NDBkZg== e, se vi va, seguitemi per rimanere sempre aggiornati!
    19m 9s
  • #16. Un uomo può parlare di femminismo?: dialogo con Alessio Maronn

    4 ENE. 2024 · Sui suoi canali social (soprattutto TikTok) l’ospite di oggi, https://www.instagram.com/alessiomaronn?igsh=MTZ2c283dndxZXBkcQ==, denuncia quotidianamente prevaricazioni, prepotenze e ingiustizie morali, sociali e culturali che relegano la donna - e non solo - in uno radicato stato di subordinazione ed emarginazione (le stesse che Pelo nell’uovo approfondisce nel contesto dell’arte). Scommetto che qualcun* di voi, leggendo queste poche righe, avrà esordito con: << Mansplaing! >> e invece vi posso assicurare che non è affatto così: con la sua divulgazione, Alessio si autodecostruisce ancor prima di decostruire e si interroga sul suo effettivo ruolo nella società, senza mai negare l’esistenza del suo privilegio maschile. Grazie di cuore https://www.instagram.com/alessiomaronn?igsh=MTZ2c283dndxZXBkcQ== per quello che fai, per quello che porti avanti ogni giorno e per la persona che sei! E grazie per avvicinare sempre più persone alla consapevolezza di queste tematiche! Per vedere le immagini e i riferimenti citati in questo episodio, mi trovate su Instagram https://instagram.com/pelo.nell.uovo?igshid=MmJiY2I4NDBkZg== e, se vi va, seguitemi per rimanere sempre aggiornati!
    34m 49s
  • #15. La censura è uguale per tutti?

    21 DIC. 2023 · Si sa, nel corso della storia dell’umanità la censura ha portato all’oscuramento di linguaggi, pensieri e prese di posizione. Nell’arte, però, quasi per assurdo, ha significato la spinta della curiosità del pubblico e dell’interesse della critica verso gli artisti censurati, aumentando il valore artistico ed economico delle loro opere (basi pensare a Egon Schiele, Èdouard Manet, Gustave Courbet e molti altri…). Tuttavia, per le artiste censurate, non è stato proprio così: la censura non ha dato loro nessun aiuto, anzi, spesso ha determinato il decadimento della loro carriera. Per le artiste la censura non è stata solo sinonimo di cancellazione, di privazione di una voce e di un pensiero, ma anche di un ruolo, oscurando sia il loro lavoro, che la loro persona. In questo episodio parleremo di tre casi di censura in particolare: Anita Steckel (24 febbraio 1930, Brooklyn, New York - 16 marzo 2012, Manhattan, New York); Dorothy Iannone (9 agosto 1933, Boston, Stati Uniti - 26 dicembre 2022, Berlino, Germania) e Penny Slinger (1947, Londra, Regno Unito). Per vedere le immagini e i riferimenti citati in questo episodio, mi trovate su Instagram https://instagram.com/pelo.nell.uovo?igshid=MmJiY2I4NDBkZg== e, se vi va, seguitemi per rimanere sempre aggiornati!
    15m 12s

Oltre alla storia dell’arte dei grandi maestri, sistematicamente studiati e idolatrati, esiste anche un’altra storia: quella degli emarginati, dei sorvolati e quella delle cose non dette. Una narrazione disallineata, irrispettosa,...

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Oltre alla storia dell’arte dei grandi maestri, sistematicamente studiati e idolatrati, esiste anche un’altra storia: quella degli emarginati, dei sorvolati e quella delle cose non dette.

Una narrazione disallineata, irrispettosa, altra per l’appunto… pronta a mettere in luce ciò che è sempre rimasto nel buio.

E per fare ciò, c’è un solo e unico modo possibile: raccontare, o forse essere, il Pelo nell’uovo.
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INSTAGRAM: @pelo.nell.uovo
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PER COLLABORAZIONI: pelo.nell.uovo.art@gmail.com
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