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Un nome ha guidato la nostra intuizione: Peppino Impastato. La sua vicenda umana, divenuta un simbolo per tanti giovani, è stata segnata dal mezzo radio e dalle sue infinite potenzialità....
mostra másLa sua vicenda umana, divenuta un simbolo per tanti giovani, è stata segnata dal mezzo radio e dalle sue infinite potenzialità. Attraverso la radio, in una Sicilia difficile e martoriata dalla mafia, Peppino ha raccontato, denunciato, divertito. La sua voce è divenuta quella di una generazione che voleva cambiare sistema e ha osato farlo usando la voce e… alzando il volume. Grazie all’incontro con Giovanni Impastato, il fratello di Peppino, abbiamo amato ancor più il suo coraggio e la sua determinazione.
La nostra radio, seppure tanto diversa dalla sua, vuole essere un omaggio al suo ricordo.
Pensiamo che la scuola in generale e le scuole tecniche in particolare, debbano rimanere, oggi più che mai, luoghi di costruzione del sé, palestre di soggettività e non di omologazione.
Nell’era del trionfo della tecnica, anima della scienza, desideriamo che la scuola rimanga il luogo prediletto dalla scienza e, insieme, luogo dove si educano i sentimenti attraverso le parole. Perché se è vero che non proviamo sentimenti per cui non abbiamo parole, la facondia deve tornare a essere un valore.
E’ un fine alto, ma la scuola deve mirare alto.
Fare la radio a scuola offre importanti opportunità didattiche, espressive, ricreative. L’oralità non è frutto dell’improvvisazione, ma dello studio. Ogni singolo podcast è pensato, progettato e realizzato, con la lentezza propria della scrittura e della costruzione del logos. La registrazione è il punto di arrivo di un percorso lungo che attiva competenze diverse e fondamentali.
Oggi si chiama compito autentico
Alla base di tutto vi è il complesso processo di comprensione del testo. Perché si parte sempre da un textus, tessuto fatto di fili diversi i quali, intrecciandosi, raccontano storie e pongono interrogativi. Che si tratti di testi scritti, orali, iconici, dal testo si parte e al testo si ritorna.
Nel mezzo, l’intelligenza, la sensibilità, gli occhi di chi guarda, comprende e sceglie di raccontare con responsabilità.
E poi l’espressione orale. Di certo, né le nostre voci né quelle degli studenti si avvicinano all’italiano standard dei radio giornali (seppure anche loro così tanto contaminati!)
La diversità, tuttavia, è ricchezza e nella diversità la vita vince sempre.
Da queste riflessioni è nata l’idea di sperimentare una web radio che vuole essere, insieme, mezzo di espressione della creatività degli studenti, cassa di risonanza delle attività svolte nell’istituto, ponte verso un mondo in cui la comunicazione corretta deve ripartire dal valore della parola, dalla riflessione seria sulle parole.
Perché, come ci ricorda Eduardo De Filippo
Le parole sono assai, sono a milioni
Tu… più parole sai e più sei sicuro di vincere!
Un nome ha guidato la nostra intuizione: Peppino Impastato. La sua vicenda umana, divenuta un simbolo per tanti giovani, è stata segnata dal mezzo radio e dalle sue infinite potenzialità....
mostra másLa sua vicenda umana, divenuta un simbolo per tanti giovani, è stata segnata dal mezzo radio e dalle sue infinite potenzialità. Attraverso la radio, in una Sicilia difficile e martoriata dalla mafia, Peppino ha raccontato, denunciato, divertito. La sua voce è divenuta quella di una generazione che voleva cambiare sistema e ha osato farlo usando la voce e… alzando il volume. Grazie all’incontro con Giovanni Impastato, il fratello di Peppino, abbiamo amato ancor più il suo coraggio e la sua determinazione.
La nostra radio, seppure tanto diversa dalla sua, vuole essere un omaggio al suo ricordo.
Pensiamo che la scuola in generale e le scuole tecniche in particolare, debbano rimanere, oggi più che mai, luoghi di costruzione del sé, palestre di soggettività e non di omologazione.
Nell’era del trionfo della tecnica, anima della scienza, desideriamo che la scuola rimanga il luogo prediletto dalla scienza e, insieme, luogo dove si educano i sentimenti attraverso le parole. Perché se è vero che non proviamo sentimenti per cui non abbiamo parole, la facondia deve tornare a essere un valore.
E’ un fine alto, ma la scuola deve mirare alto.
Fare la radio a scuola offre importanti opportunità didattiche, espressive, ricreative. L’oralità non è frutto dell’improvvisazione, ma dello studio. Ogni singolo podcast è pensato, progettato e realizzato, con la lentezza propria della scrittura e della costruzione del logos. La registrazione è il punto di arrivo di un percorso lungo che attiva competenze diverse e fondamentali.
Oggi si chiama compito autentico
Alla base di tutto vi è il complesso processo di comprensione del testo. Perché si parte sempre da un textus, tessuto fatto di fili diversi i quali, intrecciandosi, raccontano storie e pongono interrogativi. Che si tratti di testi scritti, orali, iconici, dal testo si parte e al testo si ritorna.
Nel mezzo, l’intelligenza, la sensibilità, gli occhi di chi guarda, comprende e sceglie di raccontare con responsabilità.
E poi l’espressione orale. Di certo, né le nostre voci né quelle degli studenti si avvicinano all’italiano standard dei radio giornali (seppure anche loro così tanto contaminati!)
La diversità, tuttavia, è ricchezza e nella diversità la vita vince sempre.
Da queste riflessioni è nata l’idea di sperimentare una web radio che vuole essere, insieme, mezzo di espressione della creatività degli studenti, cassa di risonanza delle attività svolte nell’istituto, ponte verso un mondo in cui la comunicazione corretta deve ripartire dal valore della parola, dalla riflessione seria sulle parole.
Perché, come ci ricorda Eduardo De Filippo
Le parole sono assai, sono a milioni
Tu… più parole sai e più sei sicuro di vincere!
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