5 JUL. 2020 · Il viaggio di questa settimana di Sapori di Viaggio ci porta alla scoperta di un altro dei luoghi belli di cui è ricca l’Italia. Siamo in Veneto, nella provincia di Treviso, nei Colli Asolani e ad Asolo, la “Città dai mille orizzonti”, come venne descritta da Giosuè Carducci per la bellezza e varietà del paesaggio circostante Paesaggi unici, arricchiti da alcune delle tante Ville Venete ancora esistenti, da esplorare e conoscere, ex-città vescovile, tra le più conosciute del Veneto, ha ricoperto un ruolo di primo piano fin dal paleolitico, abitata da Romani, Veneti e Reti. Testimonianza evidente dal punto di vista geologico e paleontologico è data dal ritrovamento di uno scheletro di Mammuth all’interno del Torrente Muson. La sua ricchezza e splendore artistico lo deve in gran parte a Caterina Cornaro, regina di Cipro in esilio, con al seguito una ricca corte di artisti e poeti. Tanti quindi gli spunti di diverso genere da quelli di impronta culturale, passando per le peculiarità enogastronomiche, fino agli eventi di natura sportiva e naturalistica. Maggiore rilievo è dato dal Massiccio del Grappa, cuore pulsante per il parapendio, oltre ai diversi percorsi legati alla prima guerra Mondiale. Tantissimi i percorsi ciclabili, come l’anello del Grappa, con servizi e-bike che consentono di percorrere tutta la pedemontana. Tra le bellezze culturali, imperdibile ad Asolo Villa Freya, che al suo interno ospita il teatro romano come testimonianza della presenza di questo popolo in queste zone. Sul fronte religioso ai piedi della piazza centrale spicca la Cattedrale, le cui origini risalgono al 969 d.C., edificio poi rielaborato nel 1700, al cui interno è appeso un dipinto della Maria SS. Assunta con il volto di Caterina Cornaro con alle spalle i Colli Asolani e sotto la Basilica di Sant’Eustachio.
Tra le varie celebrità che soggiornano ad Asolo, figura anche la grande e rivoluzionaria attrice Eleonora Duse, che dal 1924 riposa nel cimitero di Sant’Anna, sotto una semplice pietra bianca rivolta verso il Grappa, come suo desiderio e volontà: sulla facciata del palazzo una lapide con dedica di Gabriele D’Annunzio, del quale fu la Musa. In questo contesto storico culturale geografico, non mancano poi le peculiarità enogastronomiche, le prime testimonianze dei vini di Asolo risalgono alla metà del 1300, quando la zona dei Colli Asolani, sotto il dominio veneziano, venne identificata come importante zona enoica premiando l’opera dei monaci benedettini che nel Medioevo nei loro monasteri crearono delle vere e proprie scuole di enologia e di agricoltura.
I Colli Asolani comprendono circa 1500 ettari distribuiti nelle zone collinari davanti alle Prealpi bellunesi, connotate da terreni argillosi di origine marina, che danno vita a vini con strutture sapide davvero interessanti.
Non solo Glera, che sicuramente è la varietà dominante, ma anche Manzoni Bianco, conosciuto anche come Incrocio Manzoni, clone ideato dal prof. Luigi Manzoni, della Scuola Enologica di Conegliano. Varietà trevigiana poco produttiva, ma dal valore qualitativo molto alto; nata dall’incrocio tra Riesling Renano e Pinot Bianco, dalla cui vinificazione si ottiene un vino caratterizzato da struttura e acidità e dotato di una interessante sapidità, oltre a una peculiare carica aromatica. Ideale in inverno con una tipica pasta e fagioli o con un pezzetto di Morlacco de Grappa, formaggio versatile caratterizzato da salinità e mineralità, rientra tra i presidi Slow Food ed è ottenuto dal latte di vacca burlina.
Peculiarità gastronomiche sono poi le friabili meringhe, le sfoglie e ancora la torta di Bisi di Borso del Grappa, ideata da Pierino Biaggioni, fondatore, nel '71 dell'omonima pasticceria storica di Borso del Grappa custode della ricetta originale della torta di piselli col "Biso di Borso", oggi prodotto Igp e Deco.
Non mancano eventi singolari, come il Palio degli asini a Romano D'Ezzelino, il Palio di Cento Orizzonti, caratteristica competizione tra gli scorci del centro storico di Asolo e ai piedi della collina che si svolge a giugno. Infine natura e gastronomia trovano felice unione nella festa del formaggio di Campocroce (in territorio di Borso del Grappa- Treviso), che solitamente si svolge a ferragosto, organizzata dai produttori del latte da A.Pro.La.V. l’Associazione Produttori Latte del Veneto.