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In oltre trent’anni, Paolo Fresu non è mai venuto meno ai suoi intenti iniziali e oggi il Festival Internazionale Time in Jazz è uno dei più importanti appuntamenti culturali europei,...
mostra másUn cartellone fitto di appuntamenti (oltre 50) che si snodano per dieci giorni consecutivi, dal mattino a notte fonda, in luoghi e spazi sempre differenti: la grande arena allestita nella piazza centrale di Berchidda, teatro dei concerti serali, ma anche i boschi del Monte Limbara, le chiese rupestri nelle campagne del paese e degli altri centri in cui il festival fa tappa, siti di particolare significato storico o naturalistico, o rappresentativi del tessuto socio-culturale locale.
Il jazz e la musica improvvisata fanno naturalmente la parte del leone. Ornette Coleman, Ahmad Jamal, Uri Caine, Bill Frisell, Dave Douglas, Steven Bernstein, Jeanne Lee, Omar Sosa, Jan Garbarek, Nils Petter Molvaer, Arve Henriksen, John Surman, Richard Galliano, Michel Portal, Nguyen Le, Han Bennink, Misha Mengelberg, Ernst Reijseger, Pierre Favre, Iva Bittova, Kronos Quartet, Jon Hassell, Mario Brunello, Alexander Balanescu, Dhafer Youssef, Rabih Abou Khalil, Gianluigi Trovesi, Enrico Rava, Franco D’Andrea, Giorgio Gaslini, Enrico Pieranunzi, Maria Pia De Vito, Antonello Salis, Rita Marcotulli, Stefano Bollani, Gianluca Petrella, sono alcuni fra i tanti nomi applauditi a Time in Jazz nel corso degli anni.
E poi fanfare balcaniche come la Kocani Orkestar e Taraf de Haïdouks, gruppi in arrivo dall’Africa, dai Cariabi o dal Vietnam, cori a tenore e poeti estemporanei sardi, artisti teatrali come Paolo Rossi, Lella Costa, Ascanio Celestini e Marco Baliani, cantanti e cantautori come Ornella Vanoni, Gianmaria Testa, Cristiano De André, Morgan, Teresa De Sio, Alice, Ivan Segreto, Mirko Casadei a riprova che Time in Jazz non conosce steccati fra generi e stili.
Ma Time in Jazz non è solo musica, ma le parole, arte, letteratura, cinema, ambiente e società, elementi che sottolineano la complessità e completezza di un progetto artistico e culturale tra i più attesi dell’anno.
Ogni edizione ruota intorno a un tema differente, un leitmotiv che attraversa e caratterizza programmaticamente il cartellone. Di volta in volta, Time in Jazz ha così viaggiato attraverso le nuove tendenze del jazz e le prove d’autore, si è spinto nei territori delle sonorità etniche e di quelle digitali, ha sperimentato relazioni e consonanze fra musica e parola, musica e poesia, musica e immagine, musica e gioco, musica e gastronomia, musica e architettura, musica e acqua, aria, terra, fuoco…
Un festival votato all’originalità e alla progettualità, dunque, attento ai linguaggi della contemporaneità ma con radici profonde nel suo territorio con le sue tradizioni, la sua gente, i suoi luoghi, la sua natura e la sua cultura, anche quella materiale. Nei giorni di Time in Jazz, una miscela di creatività e di umanità invade non solo Berchidda e gli spazi del festival ma soprattutto i cuori e le menti: i musicisti, gli artisti e la folla di spettatori in arrivo da ogni dove, si ritrovano a condividere l’emozione di un’esperienza unica, immersi in un’atmosfera irripetibile, densa di musica e arte ma anche di colori, profumi, sapori. E’ questa la chiave del successo di Time in Jazz, un evento di grande spessore culturale e di portata internazionale ma che conserva intatta nel tempo la gioiosità della festa.
In oltre trent’anni, Paolo Fresu non è mai venuto meno ai suoi intenti iniziali e oggi il Festival Internazionale Time in Jazz è uno dei più importanti appuntamenti culturali europei,...
mostra másUn cartellone fitto di appuntamenti (oltre 50) che si snodano per dieci giorni consecutivi, dal mattino a notte fonda, in luoghi e spazi sempre differenti: la grande arena allestita nella piazza centrale di Berchidda, teatro dei concerti serali, ma anche i boschi del Monte Limbara, le chiese rupestri nelle campagne del paese e degli altri centri in cui il festival fa tappa, siti di particolare significato storico o naturalistico, o rappresentativi del tessuto socio-culturale locale.
Il jazz e la musica improvvisata fanno naturalmente la parte del leone. Ornette Coleman, Ahmad Jamal, Uri Caine, Bill Frisell, Dave Douglas, Steven Bernstein, Jeanne Lee, Omar Sosa, Jan Garbarek, Nils Petter Molvaer, Arve Henriksen, John Surman, Richard Galliano, Michel Portal, Nguyen Le, Han Bennink, Misha Mengelberg, Ernst Reijseger, Pierre Favre, Iva Bittova, Kronos Quartet, Jon Hassell, Mario Brunello, Alexander Balanescu, Dhafer Youssef, Rabih Abou Khalil, Gianluigi Trovesi, Enrico Rava, Franco D’Andrea, Giorgio Gaslini, Enrico Pieranunzi, Maria Pia De Vito, Antonello Salis, Rita Marcotulli, Stefano Bollani, Gianluca Petrella, sono alcuni fra i tanti nomi applauditi a Time in Jazz nel corso degli anni.
E poi fanfare balcaniche come la Kocani Orkestar e Taraf de Haïdouks, gruppi in arrivo dall’Africa, dai Cariabi o dal Vietnam, cori a tenore e poeti estemporanei sardi, artisti teatrali come Paolo Rossi, Lella Costa, Ascanio Celestini e Marco Baliani, cantanti e cantautori come Ornella Vanoni, Gianmaria Testa, Cristiano De André, Morgan, Teresa De Sio, Alice, Ivan Segreto, Mirko Casadei a riprova che Time in Jazz non conosce steccati fra generi e stili.
Ma Time in Jazz non è solo musica, ma le parole, arte, letteratura, cinema, ambiente e società, elementi che sottolineano la complessità e completezza di un progetto artistico e culturale tra i più attesi dell’anno.
Ogni edizione ruota intorno a un tema differente, un leitmotiv che attraversa e caratterizza programmaticamente il cartellone. Di volta in volta, Time in Jazz ha così viaggiato attraverso le nuove tendenze del jazz e le prove d’autore, si è spinto nei territori delle sonorità etniche e di quelle digitali, ha sperimentato relazioni e consonanze fra musica e parola, musica e poesia, musica e immagine, musica e gioco, musica e gastronomia, musica e architettura, musica e acqua, aria, terra, fuoco…
Un festival votato all’originalità e alla progettualità, dunque, attento ai linguaggi della contemporaneità ma con radici profonde nel suo territorio con le sue tradizioni, la sua gente, i suoi luoghi, la sua natura e la sua cultura, anche quella materiale. Nei giorni di Time in Jazz, una miscela di creatività e di umanità invade non solo Berchidda e gli spazi del festival ma soprattutto i cuori e le menti: i musicisti, gli artisti e la folla di spettatori in arrivo da ogni dove, si ritrovano a condividere l’emozione di un’esperienza unica, immersi in un’atmosfera irripetibile, densa di musica e arte ma anche di colori, profumi, sapori. E’ questa la chiave del successo di Time in Jazz, un evento di grande spessore culturale e di portata internazionale ma che conserva intatta nel tempo la gioiosità della festa.
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Autor | timeinjazz |
Organización | timeinjazz |
Categorías | Música |
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