"Io sono oltre ciò che mi manca."

Ho deciso di concludere questa stagione con la lettura di una nota sul telefonino scritta in un momento di sconforto.

Andare oltre, infatti, può sembrare un percorso lineare, ma la realtà è molto più complessa.
Si perdono pezzi di sé su cui si era costruita la propria esistenza fino al momento della rottura (che, chi segue il podcast e/o mi conosce da vicino lo sa, nel mio caso è avvenuta con la seconda inaspettata gravidanza).
Si perde, o meglio dedica del tempo a capire cosa può essere cambiato, come poter andare oltre, ma è inevitabile che qualcosa si vada a perdere.

Nel mio caso è la spensieratezza che è andata a farsi benedire, questo già da prima della seconda "famigerata" gravidanza. So che è un tema frequente in ambito letterario: si pensi solo alla poetica del Fanciullino di Giovanni Pascoli, per me il vero pessimista (altroché quel povero di Giacomino, etichettato con quelli che oggi chiamiamo "hashtag" del tipo #pessimismocosmico e altri più coloriti).

Sei disponibile ad ascoltare la nota sulla perdita della spensieratezza e su come mi ritrovi oltre ciò?
Ascolta questo episodio!

Ti aspetto col mio motto:
“Io sono oltre - uno spazio di intimità per pensieri in libertà".

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