3' grezzi Ep. 494 Sogni collettivi
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3' grezzi Ep. 494 Sogni collettivi
Descripción
Esiste un inconscio collettivo dei sogni? Questa la domanda che anima una mostra molto interessante che parla dei nostri sogni. Tutte le info in fondo alla pagina. TRASCRIZIONE [ENG translation...
mostra másTRASCRIZIONE [ENG translation below]
Vi ricordate durante il covid, quando eravamo in piena pandemia, che sogni incredibili facevamo? Ecco, avete visto? Non vi ho nemmeno chiesto, ma voi facevate sogni strani durante la pandemia? Perché sono sicura al 100% che anche voi, come me e come il resto del mondo, durante quei mesi, quegli anni, la notte afacevate questi sogni strani.
Io facevo sogni stranissimi, molto vividi, me li ricordavo molto bene poi... Ehm, ed erano molto, molto diversi dai sogni che facevo normalmente. Non erano particolarmente incubi, erano però dei sogni diversi.
Io lo sapevo che i sogni erano diversi. Hanno fatto degli studi su questo, hanno cominciato a fare degli studi per capire come mai il mondo improvvisamente avesse cominciato a fare sogni strani. Eh vabbè, l'avessero chiesto me gliel'avrei detto senza fare le ricerche, è perché eravamo immersi per la prima volta veramente in una cosa collettiva, una coscienza collettiva, una esperienza che era molto simile da tutte le parti del mondo, anche se poi veniva declinata naturalmente in base alle proprie alla propria situazione alle proprie circostanze però la paura di fondo era quella di non sapere quello che stava succedendo e questo naturalmente si ripercuoteva nei sogni, anche perché una cosa che ha provocato la pandemia è stato lo stravolgimento delle nostre abitudini, quindi improvvisamente siamo stati costretti a trascorrere tantissimo tempo a casa.
Ma io ricordo anche che la stessa sensazione del passare del tempo era diversa, non sapevo più che giorno fosse, martedì, mercoledì, ma anche perché non era più importante che giorno della settimana... Le ore si susseguivano, i giorni, le settimane. Ricordo che facevo le croci nel calendario, quanto mancava fino alla fine del lockdown, che qui in Italia è stato abbastanza bello, bello, lungo e anche bello estremo.
Ora, perché vi sto parlando di queste cose che ormai risalgono alla nostra memoria remota, anche se sono successe veramente poco tempo fa? Perché ho visto che ha aperto una mostra che si chiama Dreamscape, che possiamo tradurre come 'paesaggio dei sogni', vi metto naturalmente tutte le note alla fine della pagina nelle note di programma, questa artista Eva Frapiccini che per undici anni, quindi molto prima del covid, ha raccolto i sogni che faceva la gente per vedere se esistono dei temi ricorrenti, per vedere se esiste un inconscio collettivo, e ha raccolto questi sogni in giro per il mondo: Colombia, Svezia, Italia naturalmente, Germania, Regno Unito eccetera.
Ora questi sogni si possono ascoltare in un'installazione sonora che sembra molto bella, dove vengono appunto raccontati questi sogni della coscienza collettiva. Che bell'esperimento, che bell'intervento artistico!
TRANSLATION
Do you remember during covid, when we were in the midst of the pandemic, what incredible dreams we had? Here, did you see? I didn't even ask whether you had strange dreams during the pandemic, because I am 100% sure that you, like me and like the rest of the world, during those months, those years, at night had strange dreams.
I used to have very strange dreams, very vivid, I remembered them very well then... Um, and they were very, very different from the dreams I normally had. They were not particularly nightmares, they were different dreams, however.
I knew that the dreams were different. They did studies on this, they started to do studies to understand why the world suddenly started to have strange dreams. Eh whatever, had they asked me I would have told them without doing the research, it's because we were immersed for the first time really in a collective thing, a collective consciousness, an experience that was very similar from all parts of the world, even though it was then declined of course according to one's own to one's own situation to one's own circumstances, however the underlying fear was that of not knowing what was going on and this of course was reflected in the dreams, because one thing that the pandemic caused was the disruption of our habits, so suddenly we were forced to spend so much time at home.
But I also remember that the same feeling of the passage of time was different, I no longer knew what day it was, Tuesday, Wednesday, also because it was no longer important what day of the week... The hours ticked by, the days, the weeks. I remember making crosses in the calendar, how long until the end of the lockdown, which here in Italy was pretty... pretty heavy, long and also pretty extreme.
Now, why am I telling you about these things that now go back to our distant memory, even though they really happened a short time ago? Because I saw that an exhibition opened called Dreamscape, which we can translate as 'landscape of dreams', I will of course put all the notes at the end of the page in the program notes, this artist Eva Frapiccini who for eleven years, so long before covid, collected the dreams that people were having to see if there are recurring themes, to see if there is a collective unconscious, and she collected these dreams around the world: Colombia, Sweden , Italy of course, Germany, UK and so on.
Now these dreams can be experienced in a sound installation that sounds very beautiful, where these dreams of the collective consciousness are told. What a beautiful experiment, what a beautiful artistic intervention!
LINKS
La mostra Dreamscape https://www.arte.go.it/event/eva-frapiccini-dreamscape/
Información
Autor | M. Cristina Marras |
Organización | M. Cristina Marras |
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