Antiche potenze locali crescono: affari ottomano-sionisti su sfondo bellico

3 de abr. de 2022 · 28m 48s
Antiche potenze locali crescono: affari ottomano-sionisti su sfondo bellico
Descripción

https://ogzero.org/il-gioco-delle-parti-e-il-nuovo-ordine-mondiale/ Con Murat Cinar è facile intendersi ormai dopo anni di condivisione di microfoni di @rbo10525, e proprio di questo avevamo bisogno per tentare di aprirci un varco nelle illazioni...

mostra más
https://ogzero.org/il-gioco-delle-parti-e-il-nuovo-ordine-mondiale/ Con Murat Cinar è facile intendersi ormai dopo anni di condivisione di microfoni di @rbo10525, e proprio di questo avevamo bisogno per tentare di aprirci un varco nelle illazioni relative al dinamismo diplomatico dell’ex autocrate di Ankara – ora statista e riferimento centrale mondiale per mettere in scena la pantomima degli accordi – e di quelle che sono le evoluzioni delle relazioni internazionali turche non solo nel Mediterraneo orientale, ma in una crescita esponenziale dell’importanza della potenza locale anatolica quanti più son i quadranti in cui è coinvolta, sia con la presenza di truppe (come in Somalia), sia con la vendita – attenzione: mai prestito – di droni e di batterie missilistiche (magari comprate da Mosca, come gli S-400), sia soprattutto intessendo una nuova rete di alleanze che superi realmente Astana, perpetuandola come sistema e come protagonisti, accomunati dal bisogno di affrancamento autoritario dall’ordine mondiale occidentale. E ponga al centro l'altro grande partner mediorientale: Israele, che subitamente si espone con il repertorio diplomatico, atto a nascondere gli affari e gli scambi semiocculti, gli approvvigionamenti di armi, energia e gasdotti. “Il sole24Ore” del 29 e 30 marzo 2022 enuncia la portata storica del vertice nel Negev tra Israele, 5 paesi arabi e Blinken e poi, il giorno seguente, sciorina i dati della “Pipeline della Distensione” tra Turchia e Israele. La sorprendente distensione di tutti i paesi – autocratici – con l’“Unica democrazia del Mena” è stupefacente: il ministro degli Esteri israeliano, Yair Lapid, ha rilasciato dichiarazioni entusiastiche: «Stiamo facendo la storia, creando una nuova architettura regionale che intimidisce ed è un deterrente verso i nostri nemici comuni, primo tra tutti l’Iran e i suoi alleati…» e poi l'annuncio del progetto del gasdotto sottomarino di 550 chilometri tra costa turca e il giacimento Leviathan in territorio israeliano. A Israele permette di esportare più gas e fare cassa. Alla Turchia consente di ridurre la sua esposizione verso la Russia e soprattutto di rifornire la sua economia energivora (Ankara importa il 90% del metano che consuma)… Il costo è molto più basso dei sei miliardi di euro stimati per la realizzazione del progetto EastMed, il potenziale e controverso gasdotto sottomarino per collegare Israele con Cipro, Grecia e Italia: la pipeline turco-israeliana raggiunge gli 1,5 miliardi.
Ecco di tutto questo si parla in questa mezz'ora densa con Murat sullo sfondo dei venti di guerra ucraini si svolgono molti affari e si dimenticano dispute millenarie, come tra Atene e Ankara: oltreché di sovraesposizione internazionale a uso di consenso interno ad Ankara, di economie a pezzi che si reggono sulla guerra e sulla devastazione dell’ambiente, sulle infrastrutture che assorbono come idrovore denaro pubblico e politica delle mani libere, quest’ultima sia ad Ankara che a Tel Aviv, una garanzia di accreditamento come mediatori. E dunque l'affare rappresentato dalla guerra combattuta da altri e su cui lucrare non schierandosi apertamente, rifiutando ogni sanzione, accogliendo oligarchi – e i loro capitali – e fuorusciti oppositori, facendo business di persone, oppositori e rifugiati; e di accordi su costruzioni di centrali nucleari (la prima in costruzione in Turchia batterà il tricolore russo).
Ma già prima dello scoppio della guerra il suolo turco era teatro di incontri e stipule di contratti, come la presenza di emissari emiratini e qatarioti ad Ankara una settimana prima: Israele e Turchia in questi passaggi sono anche in questo caso intrecciati, come osservatori, semioccupanti di posizioni strategiche nell’area
mostra menos
Información
Autor OGzero - Orizzonti geopolitici
Organización OGzero - Orizzonti geopolitici
Página web -
Etiquetas

Parece que no tienes ningún episodio activo

Echa un ojo al catálogo de Spreaker para descubrir nuevos contenidos.

Actual

Portada del podcast

Parece que no tienes ningún episodio en cola

Echa un ojo al catálogo de Spreaker para descubrir nuevos contenidos.

Siguiente

Portada del episodio Portada del episodio

Cuánto silencio hay aquí...

¡Es hora de descubrir nuevos episodios!

Descubre
Tu librería
Busca