Chiara Tavella "Confessions. Santorre di Santa Rosa"

30 de oct. de 2021 · 9m 12s
Chiara Tavella "Confessions. Santorre di Santa Rosa"
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Chiara Tavella curatrice del libro "Confessions 1801 - 1813" Santorre di Santa Rosa Edizioni dell'Orso https://www.ediorso.it/ Come ha osservato Marziano Guglielminetti, esistono «differenti modi di fare dell’io l’oggetto dello scrivere»,...

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Chiara Tavella
curatrice del libro
"Confessions 1801 - 1813"
Santorre di Santa Rosa
Edizioni dell'Orso
https://www.ediorso.it/


Come ha osservato Marziano Guglielminetti, esistono «differenti modi di fare dell’io l’oggetto dello scrivere», di dare al sé uno spazio per raccontarsi e per tracciare con la penna la percezione del proprio vissuto. Il patriota piemontese Santorre di Santa Rosa (1783-1825) ha sperimentato, come forse pochi altri, quasi tutte le modalità della scrittura in prima persona: dai diari agli zibaldoni letterari, dall’autobiografia alle note di viaggio, dai ricordi vergati velocemente su quaderni di recupero alle lettere in cui racconta di sé ai famigliari e agli amici. Tuttavia i risultati più convincenti sono senza dubbio raggiunti attraverso la forma-diario. È infatti alle Confessions, iniziate in francese e proseguite con un secondo ciclo, ancora inedito, in italiano, che Santa Rosa affida, per quasi vent’anni, la «dolce e fedele immagine» di sé, dall’adolescenza all’alba della militanza politica che precede il suo impegno nei moti rivoluzionari. Questi journaux intimes, finora mai pubblicati integralmente e poco conosciuti nel panorama delle scritture dell’io dell’Ottocento romantico, costituiscono un documento fondamentale per la storia culturale del Piemonte preunitario e per gli studi sulla formazione dei protagonisti del nostro Risorgimento, ma non solo. Grazie al loro carattere privato, le Confessions ci consentono di indagare la personalità di Santa Rosa in una prospettiva inedita, lontana dalle rappresentazioni convenzionali dell’eroe, rivelandone le passioni, prima di tutto letterarie, e la tormentata maturazione delle sue convinzioni politiche e linguistiche in una terra di frontiera dove l’italianità, tra difficoltà, compromessi e precise scelte ideologiche, tarda ad affermarsi.


Chiara Tavella è Ricercatrice (Rtd/A) in Letteratura italiana contemporanea presso l’Università degli Studi di Torino. Studia la letteratura dell’Ottocento e del Novecento, con un interesse particolare per gli archivi e le biblioteche d’autore e per le scritture dell’io (diari, epistolari, romanzi autobiografici). È membro del “Centro Studi Interuniversitario Edoardo Sanguineti” e ha partecipato, negli anni, a diversi progetti di ricerca sul poeta genovese. Tra le sue pubblicazioni si segnalano l’edizione critica delle “Confessions” di Santorre di Santa Rosa (2020, premio Fondazione Parini Chirio), l’edizione del romanzo pavesiano “Il carcere” per la BUR e diversi saggi su Francesco De Sanctis, Edoardo Sanguineti e Sibilla Aleramo. Fa parte delle redazioni di «Sinestesie», del «Giornale storico della letteratura italiana» e della «Rivista di Storia dell’Università di Torino».



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