Pietro Luigi Garavelli è stato per anni primario presso la divisione Malattie infettive dell’ospedale di Novara, ha un curriculum che vanta esperienze e pubblicazioni di prestigio: eppure ciò non è bastato quando la gogna mediatica e la censura si sono abbattute su di lui, solo per aver difeso l’uso dell’ivermectina come terapia precoce per il covid e per essersi espresso ad Alessandria contro la vaccinazione di massa. E' il volto nuovo di una sanità e di una scienza in cui Garavelli non si riconosce più: ecco perché la decisione di andare in prepensionamento. In questa intervista, che ci rilascia in qualità di sindacalista di Ugs Salute, il medico di Novara fa il punto su come è cambiata la sanità fino ad oggi e su cosa servirebbe per risanarla.