GR/ER - 24 settembre 2024
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Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 24 settembre 2024. In apertura l’alluvione. In un anno per mettere in sicurezza il territorio dopo l'alluvione di maggio 2023 "è...
mostra másIn apertura l’alluvione. In un anno per mettere in sicurezza il territorio dopo l'alluvione di maggio 2023 "è stato fatto tutto ciò che era umanamente possibile fare, 100-200 volte quello che si faceva di solito. E abbiamo fatto tutto da soli", rivendica il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, intervistato questa mattina su La7. "Ci sono le autorità di bacino che sono un organo dello Stato che decidono le portate dei fiumi, ci sono interventi finanziati dallo Stato e realizzati dalle Regioni per gestire quelle portate. Il ministro Musumeci (della Protezione civile, ndr) ha dato un dato rivendicandolo come positivo, invece è pietoso: 600 milioni in 14 anni, è una cifra risibile", analizza de Pascale, sostenendo che con quelle risorse il livello di manutenzione è insufficiente. Oggi del tema si è discusso anche in Assemblea Legislativa, con l’informativa della presidente della Regione Irene Priolo, tra le proteste del centrodestra che accusa la maggioranza di aver riservato al tema una discussione in appendice, nonostante la grande rilevanza che avrebbe.
Restiamo in tema. Al Governo Meloni "chiediamo procedure straordinarie e immediate: se è stato fatto per ricostruire il ponte Morandi a Genova, perché non lo si può replicare in Emilia-Romagna?". La richiesta e' della presidente dell'Emilia-Romagna Irene Priolo, che ha incontrato stamane il commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo insieme a rappresentanti dei ministeri di Ambiente, Infrastrutture e Trasporti, Economia e Finanze. "Servono risposte straordinarie, adesso- afferma Priolo- realizzando opere strategiche subito, mentre programmiamo gli interventi da completare nel medio periodo. Ci sono risposte da dare adesso alle persone e alle comunità colpite, costrette a vivere in una costante emergenza, e a tutti i territori, consapevoli che i cambiamenti climatici ci mettono tutti a rischio e di fronte a sfide inedite". Intanto si apprende che nel febbraio 2023, prima dell’alluvione in Romagna, alcuni fondi per la messa in sicurezza del fiume Lamone furono dirottati su un cantiere di Parma. Chiara Tadini, giornalista di Ravenna Today. (AUDIO)
Ancora l’alluvione. Nuovi droni con fotocamere termiche per monitorare gli argini dei fiumi prima, durante e dopo le piene, in modo da diminuire il rischio di esondazione e alluvione. A sviluppare l'idea sono i volontari della Protezione civile di Calderara di Reno, in provincia di Bologna, grazie a un finanziamento della Fondazione Carisbo. Il progetto, avviato a febbraio 2024, è stato presentato ieri al Centro unificato di Protezione civile alle altre associazioni dei volontari che fanno parte della consulta di Bologna. Questi droni, si spiega dalla Protezione civile di Calderara, sono "capaci di volare anche in condizioni climatiche avverse" e permettono "un monitoraggio rapido e preciso delle zone a rischio". Prima delle eventuali piogge torrenziali, con i droni è possibile fare "rilievi fotografici dell'alveo dei fiumi e degli argini", identificando così "potenziali criticità come smottamenti e ostacoli al flusso". Le immagini raccolte vengono poi utilizzate "per creare mappe 2D e 3D, essenziali per la prevenzione". Durante le piene, inoltre, le fotocamere termiche dei robot volanti "forniscono un supporto fondamentale al monitoraggio da terra", ad esempio aiutando a "individuare con maggiore facilità fontanazzi e altre problematiche, contribuendo a prevenire possibili cedimenti degli argini".
Il tema irrompe anche nella campagna per le regionali. Troppo cemento e una concezione dell'uso del territorio che va "radicalmente" cambiata. Legambiente, in vista delle prossime elezioni regionali e a pochi giorni dall'ultima micidiale ondata di maltempo, mette in cima ai temi dell'agenda politica "la cura del territorio, attraverso azioni credibili di mitigazione della crisi climatica e di adattamento agli eventi estremi che purtroppo dovremo affrontare". A causa dei cambiamenti climatici, prosegue, il regime delle piogge è cambiato, "ciononostante nel nostro Paese e nella nostra Regione continuiamo ad investire nel fossile". Inoltre, il suolo è "troppo impermeabilizzato", ci sono fiumi "rettificati e costretti da argini sempre più alti, edifici costruiti in aree golenali, per cui servono "interventi strutturali e non strutturali", tra cui delocalizzare gli edifici posti in aree a rischio, aumentare lo spazio di divagazione dei corsi d'acqua, eliminare dove possibile le rettificazioni, migliorare la gestione del verde lungo le sponde.
Ora la repressione. "No alla repressione, liberi di manifestare". Sindacati e associazioni mobilitati in Emilia-Romagna contro il disegno di legge, già approvato alla Camera e ora passato al Senato, targato 'Sicurezza'. C'è "il chiaro intento di azzerare la libertà e il diritto delle persone a manifestare il proprio dissenso, in esplicito contrasto con le libertà sancite dalla Carta Costituzionale. Un ddl pericoloso per la democrazia del paese". Lo evidenzia la Cgil di Bologna e di Imola in attesa, insieme alla Uil Emilia-Romagna, del presidio di domani alle 16.30 in piazza Roosevelt a Bologna, a fianco di Questura e Prefettura. "Hanno già aderito Anpi Bologna, Arci Bologna, Libera Bologna, Rete degli Universitari-Udu Bologna", segnalano i sindacati in una nota. Presidi analoghi si terranno domani in Prefettura a Reggio Emilia, sempre dalle 16.30, e anche a Modena, di nuovo con Cgil, Uil e altre sigle.
Passiamo al lavoro. Presidio e corteo, stamattina all'Aeroporto Marconi di Bologna, dei lavoratori di Adb Ffm, Gh Aviation services e Aviapartner Tag in occasione del secondo sciopero proclamato da Cgil, Cisl, Uil e Ugl per chiedere il riconoscimento di un premio di sito e contro l'esternalizzazione dell'attività di Marconi business lounge da parte di Adb. Una vertenza che va avanti da mesi e che vede i lavoratori chiedere alla dirigenza dello scalo la redistribuzione dei profitti macinati con il boom del traffico su Bologna. Daniela Modonesi della Filt-Cgil di Bologna. (AUDIO)
Ora i diritti civili. La comunità lgbtq di Bologna scenderà in piazza Nettuno, domani alle 19.00, chiamata dal Cassero, per protestare contro la risoluzione Sasso e la proposta di legge Ravetto, entrambe a firma leghista, che prendono di mira le persone lgbtq. Agitando lo spauracchio del gender, i provvedimenti vorrebbero vietare l’educazione alle differenze nelle scuole. Camilla Ranauro, presidente del Cassero. (AUDIO)
Apriamo la pagina culturale. Fra pochi minuti, alle 18.00, nella piazza coperta di Salaborsa a Bologna lo scrittore Enrico Brizzi presenta “Due”, il sequel del romanzo cult-generazionale “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”, arrivato a trent’anni di distanza. Le parole di Brizzi ai nostri microfoni. (AUDIO)
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Autor | Radio Città Fujiko |
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