GR/ER - 27 giugno 2024
Regístrate gratis
Escucha este episodio y muchos más. ¡Disfruta de los mejores podcasts en Spreaker!
Descarga y escucha en cualquier lugar
Descarga tus episodios favoritos y disfrútalos, ¡dondequiera que estés! Regístrate o inicia sesión ahora para acceder a la escucha sin conexión.
Descripción
Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 27 giugno 2024. In apertura la memoria. 44 anni fa, il 27 giugno 1980, un aereo DC9 dell’Itavia venne abbattuto da...
mostra másIn apertura la memoria. 44 anni fa, il 27 giugno 1980, un aereo DC9 dell’Itavia venne abbattuto da un missile sui cieli di Ustica durante un episodio di guerra occulta. Morirono 81 persone, tra passeggeri e membri dell’equipaggio. Per ricordare la strage di Ustica oggi il sindaco Matteo Lepore ha incontrato i famigliari delle vittime e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha invitato i Paesi amici a collaborare. Nei giorni scorsi, invece, la destra è tornata alla carica per sostenere una tesi alternativa rispetto a quanto sancito da un’ordinanza di tribunale. Maurizio Gasparri e Carlo Giovanardi, in particolare, continuano a sostenere che le cause della strage sono da ricercare in una bomba esplosa a bordo, ipotesi scartata in fase processuale. Il commento dello storico Luca Alessandrini. (AUDIO)
Restiamo in tema. In merito alla strage di Ustica "va denunciato per le sue inadempienze il governo Meloni: langue, dopo un'iniziale attenzione, la desecretazione dei documenti in applicazione della direttiva Renzi che bisognerebbe continuare a coltivare". Lo afferma Daria Bonfietti, presidente dell'Associazione parenti delle vittime della strage, parlando in Comune a Bologna durante le commemorazioni del 44esimo anniversario della tragedia. "A tutt'oggi, in un percorso tormentato, mancano in particolare i documenti coevi alla strage. Non se ne trova uno e sono scomparsi anche, questo in generale, gli archivi del ministero dei Trasporti su tutto il periodo delle stragi", ricorda Bonfietti. Intanto "non si hanno notizie del progetto di digitalizzazione dei processi di interesse storico", segnala la presidente: questo percorso è stato sì avviato sulle carte dei processi bolognesi, "ma il nostro è al Tribunale di Roma e quindi segue altri finanziamenti e percorsi e, purtroppo, è bloccato il prosieguo di questa importantissima operazione". Inoltre, "non si sono attivati gli impegni del ministero dell'Istruzione con le associazioni di vittime del terrorismo per la didattica nelle scuole, che negli anni scorsi si erano invece generati - continua Bonfietti- ed è per questo motivo che, per il secondo anno consecutivo, non avremo una rappresentazione di studenti nel cartellone degli spettacoli e delle nostre iniziative".
Passiamo alla giustizia. A rispondere del suicidio in carcere del 29enne Lorenzo Lodi, avvenuto il primo settembre del 2021 a poche ore dal suo ingresso nella casa circondariale di Ferrara, sarà solo l'agente di polizia penitenziaria Giuseppe Palermo. A stabilirlo, riportano i giornali locali, è l'ordinanza del gip Danilo Russo che risponde all'opposizione che la famiglia dell'uomo aveva proposto contro la richiesta di archiviazione dell'indagine avanzata dalla procura. Per l'agente è arrivata l'imputazione coatta per omicidio colposo. Non avrebbe adeguatamente sorvegliato il detenuto, che era stato riconosciuto a rischio autolesionismo, contravvenendo all'ordine di servizio specifico che prevedeva un passaggio almeno ogni 20 minuti. Nessun passaggio ci fu dalle 11.30 fino alle 14.50, momento in cui venne scoperto il corpo senza vita di Lodi.
Ancora la giustizia. Nel 2023 e nei primi cinque mesi del 2024 la Guardia di Finanza dell'Emilia-Romagna ha eseguito 61.182 interventi ispettivi e 5.517 indagini per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell'economia. Sul fronte del contrasto delle frodi e dell'evasione fiscale, tra 2023 e primi cinque mesi di quest'anno, le attività ispettive della Guardia di Finanza "hanno consentito di individuare 425 evasori totali, ossia esercenti attività d'impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti al fisco, molti dei quali operanti attraverso piattaforme di commercio elettronico, e 3.936 lavoratori in 'nero' o irregolari. Scoperti, inoltre- continua il report- 61 casi di evasione fiscale internazionale, principalmente riconducibili a stabili organizzazioni occulte, a manipolazioni dei prezzi di trasferimento, a residenze fiscali fittizie e all'illecita detenzione di capitali oltreconfine". I soggetti denunciati per reati tributari sono 1.879, di cui 36 arrestati.
Passiamo al conflitto a Gaza. L’Accademia di Belle Arti sconfessa la volontà espressa da studenti e dal collegio dei docenti di interrompere i rapporti con l’università israeliana Shinkar, accusata di complicità con l’esercito israeliano. In un secondo Consiglio accademico è stata definitivamente respinta la mozione di boicottaggio. Il collettivo Cambiare Rotta denuncia la censura e le minacce ricevute dalla dirigenza dell’Accademia di Belle Arti, che avrebbe impedito anche la presentazione di un dossier sulle complicità dell’istituto israeliano con i militari. Le parole di Agnese Mussari, rappresentante degli studenti. (AUDIO)
Restiamo in tema accademico. Due nuove lettere di minacce, identiche nel testo e nel formato, sono state ricevute nei giorni scorsi dalla professoressa di Scienze politiche a Bologna Francesca Rescigno, già vittima di intimidazioni nei mesi passati. La docente, che il 17 giugno ha trovato una lettera nella posta del dipartimento e una nella buchetta di casa, senza francobollo, le ha consegnate alla Digos e ha presentato denuncia. A giugno 2023 la professoressa, da tempo impegnata per i diritti della comunità lgbt, delle donne e degli animali, aveva trovato una busta con dentro una zampa di animale, con la scritta "ora vattene dal dipartimento, puoi farti male" e in seguito la prefettura aveva disposto una forma di tutela. Le intimidazioni erano avvenute nell'ambito della partecipazione ad un concorso. Nella nuova lettera si dice in sostanza che per lei non c'è posto in ateneo, che deve andarsene, che non deve fare più ricorsi e ci sono minacce a lei e alla figlia.
Non piace all'Uncem dell'Emilia-Romagna il nuovo Piano asili nido nazionale contenuto nel decreto del ministero dell'Istruzione e del Merito, e varato con il ministero dell'Economia e delle Finanze con un investimento di 735 milioni di euro per finanziare quasi 1.900 interventi ammissibili sul Pnrr in Italia; beneficiari, i singoli Comuni. Il provvedimento non piace perché "taglia fuori completamente dai finanziamenti i piccoli Comuni montani. Infatti, i criteri minimi seguiti dal ministero per l'assegnazione dei contributi sono parametrati sulla popolazione residente nella fascia d'età zero-due anni di almeno 60 bambini e sulla copertura del servizio di asilo nido nella stessa fascia d'età inferiore al 33%. Va da sé che i piccoli Comuni montani con pochi abitanti non figurano nel lungo elenco dei finanziati dal ministero". È quindi "l'ennesimo intervento sperequativo- dice il presidente dell'Uncem Emilia-Romagna, Giovanni Battista Pasini- che non guarda ai veri bisogni delle comunità locali, in particolare quelle più piccole, poste in aree interne e montane, che ogni giorno lottano per contrastare lo spopolamento. Quello della disponibilità di posti negli asili nido è un ambito strategico, che costituisce la base per la permanenza delle giovani famiglie in questi territori e anche elemento di attrazione per le nuove".
Ora il tema della casa. Non solo studenti universitari e giovani lavoratori. Anche per gli agenti di polizia trovare casa a Bologna è diventato un’odissea. Lo sottolinea l’associazione di proprietari immobiliari Confabitare che “la difficoltà nel trovare un alloggio” spesso “può spingerli a richiedere trasferimenti ad altre sedi”. La crisi abitativa è un problema di cui è al corrente lo stesso questore Antonio Sbordone: “Una questione che genera molte tensioni sociali – dichiara –. Questo problema riguarda anche gli agenti di polizia, che soffrono la carenza di alloggi come tutti i cittadini. Le nostre possibilità per fornire alloggi di servizio agli agenti sono molto limitate rispetto ad altre città. È cruciale – prosegue Sbordone – trovare soluzioni per facilitare la ricerca di alloggi per i poliziotti”.
Infine la politica. Quella per ottenere il 100% dei rimborsi per l'alluvione "è una battaglia che condurrò fino in fondo". Anche in Europa. A garantirlo è il presidente uscente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, intervenuto questa mattina alla manifestazione di Coldiretti sotto le finestre della Regione a Bologna. "Il Governo deve rimborsare il 100% dei danni causati dall'alluvione- ribadisce Bonaccini- lo ha promesso. E questa è una battaglia che condurrò fino in fondo, ovunque io sia". Proprio ieri Bonaccini ha annunciato che darà le dimissioni tra due settimane, per poi prendere posto al Parlamento europeo. "Per l'Emilia-Romagna ci sarò sempre", assicura Bonaccini. Che poi spedisce l'ennesimo avvertimento al Governo. "Gli emiliano-romagnoli sono gente che si lamenta poco e si rimbocca le maniche- sottolinea il presidente- ma non contate troppo sulla nostra inesauribile pazienza. Dall'Emilia-Romagna viene un contributo straordinario al Pil, all'export e al turismo del Paese. Siamo abituati a dare, ma pretendiamo che le promesse vengano mantenute".
Información
Autor | Radio Città Fujiko |
Organización | Radio Città Fujiko |
Página web | - |
Etiquetas |
Copyright 2024 - Spreaker Inc. an iHeartMedia Company