L'assertività - Episodio 6 - Autostima e comportamenti

18 de dic. de 2020 · 7m 48s
L'assertività - Episodio 6 - Autostima e comportamenti
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Allora abbiamo visto nelle slide precedenti che l'autostima comprende pensieri, emozioni e comportamenti e abbiamo esaminato e valutato i pensieri, con Paolo abbiamo fatto un'analisi dei pensieri, quindi l'aspetto cognitivo che però non è il delegato da quello emotivo e da quello comportamentale, perché l'aspetto comportamentale è rappresentato da quelli che sono i comportamenti che abbiamo verso noi stessi i comportamenti che abbiamo verso gli altri e anche come ci poniamo verso quello che ci accade quotidianamente quindi in generale quello che accade qual è il nostro atteggiamento nei confronti di ciò che succede e quindi non soltanto verso gli altri ma anche verso noi stessi.
Ci sono in buona sostanza tre tipologie, possiamo catalogare e tre in macro tipologie di atteggiamento che possono essere: l'atteggiamento passivo, l'atteggiamento aggressivo e l'atteggiamento assertivo. Ritorniamo a quel famoso segmento che abbiamo messo prima il segmento diretta e possiamo immaginare di porre su questo segmento in un estremo gli atteggiamenti passivi, nell'estremo opposto gli atteggiamenti aggressivi e possiamo anche in questo caso immaginare che al centro vi sia l'atteggiamento assertivo. Quali sono le principali differenze fra questi tipi di atteggiamento? L'atteggiamento passivo è caratterizzata e caratterizzante la persona che antepone i bisogni e desideri altrui ai propri cioè quella persona che praticamente si mette sempre in secondo piano rispetto agli altri; l'atteggiamento aggressivo invece è caratteristico della persona che antepone i propri bisogni ai desideri e ai desideri altrui e bisogni altrui quindi mette se stesso in prima linea.
Facciamo però attenzione perché nessuno è sempre e solo attivo o aggressivo o assertivo perché tutti quanti abbiamo in noi le tre modalità soltanto che una delle tre modalità è sicuramente prevalente rispetto alle altre, quindi non dobbiamo assolutamente estremizzare lo dobbiamo assolutamente etichettare le persone perché si tratta di un atteggiamento che è prevalente è predominante rispetto agli altri ma che non è l'unico sicuramente. Allora abbiamo detto che che esistono fondamentalmente tre macro categorie di comportamenti, di atteggiamenti quindi che possono essere quello passivo, quello aggressivo e quello assertivo e ritornando sempre all'esempio del segmento di retta abbiamo detto che potremmo indicare atteggiamenti passivi e atteggiamenti aggressivi agli estremi di questa retta, mentre l'atteggiamento migliore l'atteggiamento centrale potrebbe essere quello affettivo abbiamo previsto quelle che sono le differenze sostanziali fra l'atteggiamento passivo ed aggressivo cioè l'atteggiamento passivo e caratteristico della persona che pone sempre i bisogni e desideri egli altri al primo posto mentre l'atteggiamento aggressivo e caratteristico di quella persona che pone sempre i propri bisogni e propri desideri dinanzi a quelli degli altri quindi che si pone sempre in prima persona, nessuno abbiamo detto però abbiamo precisato è mai completa mai un atteggiamento completamente passivo o completamente aggressivo perché si tratta di linee predominanti più che altro quindi sono quelli che sono gli atteggiamenti prevalenti, ma ognuno di noi può avere tutti i tipi di atteggiamento in sé ha chiaramente questi sono soltanto quelli predominanti che andiamo ad esaminare in questo momento. Abbiamo poi precisato quindi che una persona che parliamo di persone aggressive, persone passive, persone assertive non ci ci riferiamo soltanto esclusivamente all'atteggiamento prevalente e quindi senza dover necessariamente Abbiamo precisato quindi che una persona e non è esclusivamente passiva o esclusivamente aggressiva o sempre assertiva e che non vogliamo etichettare le persone o fare delle valutazioni moralistiche anche perché dire, mettere i bisogni altrui prima dei propri, quando parliamo della persona passiva, non è per motivazioni altruistiche quindi facciamo attenzione.
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Autor Paolo Cesareo
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