«Lasso fuera»: la goccia di petrolio che fa traboccare il barile dell'austerity
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https://ogzero.org/tag/ecuador/ «No le creo ni a Lasso ni a la Iglesia», si legge in un tweet del 1° luglio 2022 Una rivolta contro Guillermo Lasso, un banchiere-presidente che conduce politiche...
mostra más«No le creo ni a Lasso ni a la Iglesia», si legge in un tweet del 1° luglio 2022
Una rivolta contro Guillermo Lasso, un banchiere-presidente che conduce politiche neoliberali (vi ricorda qualcosa?); il pretesto della rivolta la soppressione del sussidio sul prezzo del carburante. Tre settimane di paralisi totale, 8 morti alle manifestazioni, vie di comunicazione bloccate, arresti; Il "paro nacional"!
Il pretesto del prezzo del combustibile è solo la goccia di petrolio che ha fatto traboccare il barile dell'austerity e la Conaie ha avuto la forza di proseguire così tanti giorni a sostenere uno sciopero duro. Con Davide Matrone, che vive e insegna a Quito, abbiamo sviscerato gli eventi, riuscendo anche a dare finalmente un quadro delle forze in campo che non sono solo quelle di Iza, sebbene sia in grado di mobilitare masse, che comunque sono in larga parte autonome e possono far scaturire da questa esasperazione contrapposizioni non totalmente controllabili dal Conaie.
Tra contrapposizione all'estrattivismo e levantamiento contro ogni presidente che conduce sistematicamente alla catastrofe; tra spinte all'emancipazione che trascorrono lungo l'intero Cono Sur troviamo i 10 punti di rivendicazioni. I diritti vengono violati e nemmeno queste sollevazioni riescono a impedire lo sfruttamento che procede senza nemmeno consultare le comunità indigene che sono in prima fila nel "paro", che forse, dopo 18 giorni mentre lo analizzavamo con Davide Matrone, sembra sia raggiunto un accordo tra lo stato e chi pretende giustizia. E infatti sono rimasti alla destra solo una manciata di paesi e può darsi che una leva sia dovuta alle molte piazze sudamericane, decisamente attive e che hanno portato candidati non fascisti in parlamento.
Molto interessante la disamina della configurazione dei movimenti di sinistra ecuadoriani da parte di @Davidem281
Appena si è concluso questo intervento di Davide Matrone su Radio Blackout, Guillermo Lasso ha ceduto dopo 18 giorni di proteste e acconsentito alle varie richieste portate dal paro nacional; si è creata una tavola di dialogo nazionale per i prossimi 90 giorni. E questo accordo è stato sottoscritto da Leonidas Iza, presidente del Conaie
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