Orto Libero non è solo l’orto della Casa di reclusione di Verziano, ma anche un percorso di integrazione e di socializzazione tra differenti culture, un momento di responsabilizzazione individuale e un percorso di “coltivazione e produzione sociale” avviato da Libera e Cooperativa Pandora.
Rivolto a un gruppo di 15/20 donne e uomini detenuti ha l’obiettivo di migliorare la qualità della vita durante la reclusione grazie allo svolgimento di attività concrete: è stato realizzato un orto “sinergico”, in cui suolo e piante ricevono un reciproco beneficio; la serra - recuperata - viene utilizzata per coltivare fiori che saranno utilizzati nell’arredo urbano del Comune di Brescia.
Orto libero è divenuto un vero e proprio laboratorio sociale e il Comune di Brescia ha sposato l'idea costituendo un’importante rete di partenariato e impostando il progetto su principi di sostenibilità ambientale, protagonismo, inclusione sociale e legalità. Le attività agricole svolte in carcere favoriscono l’inclusione sociale, la professionalizzazione e la responsabilizzazione individuale, contribuendo alla riduzione del tasso di recidiva dei soggetti coinvolti dopo aver scontato la pena.