Paolo Vanoli "Geo Poletti. Collezionista e Pittore"

20 de nov. de 2023 · 16m 42s
Paolo Vanoli "Geo Poletti. Collezionista e Pittore"
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Paolo Vanoli "Geo Poletti Collezionista e Pittore" Pinacoteca Civica di Como Mostra aperta fino al 3 marzo 2024 La Pinacoteca Civica di Como, dopo il comodato della grande tela di...

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Paolo Vanoli
"Geo Poletti Collezionista e Pittore"
Pinacoteca Civica di Como
Mostra aperta fino al 3 marzo 2024


La Pinacoteca Civica di Como, dopo il comodato della grande tela di Paolo Pagani con la Caduta degli angeli ribelli concesso dagli eredi di Huberto Poletti (1954–2019), prosegue la collaborazione con la famiglia Poletti organizzando una mostra incentrata sulla figura di Ruggero Poletti, per tutti Geo (Milano, 1926 – Lenno, Como, 2012).

Ricercato conoscitore di pittura antica, collezionista e pittore in prima persona, Geo Poletti è una figura di primo piano nel panorama artistico italiano della seconda metà del Novecento. La sua raccolta, costruita con occhio attento alla qualità e senza preclusioni verso gli “anonimi” e gli artisti considerati “minori”, ha svolto un ruolo importante nella riscoperta di alcuni pittori poco noti, poi universalmente riconosciuti da critica e mercato, a partire dall’amato Paolo Pagani (Castello Valsolda, Como 1655 - Milano, 1716), di cui sono esposti ben 7 dipinti, e di un genere emblematico della pittura di età moderna come la natura morta, esplorata con passione e competenza in molte delle sue diramazioni del Seicento e del Settecento.
È anche grazie a lui e a Giovanni Testori, compagno di molte avventure nel campo della storia dell’arte, che grandi artisti lombardi a lungo trascurati,da Fra Galgario a Giacomo Ceruti, da Tanzio da Varallo a Cerano, Morazzone e Giulio Cesare Procaccini – sono entrati nel canone della storia dell’arte italiana e della storia del collezionismo.
Questi orientamenti si riflettono nella collezione di nature morte montata da Geo Poletti, da tempo riconosciuta come una delle maggiori in Italia e come una fondamentale "officina" per lo studio e la comprensione di questo genere, di cui nella mostra di Como verrà presentata una selezione di capolavori. La qualità eccezionale dei quadri Poletti è testimoniata dalla loro presenza in tutte le principali mostre sul tema degli ultimi sessant’anni e dalle esposizioni dedicate alla raccolta, che comprende alcune straordinarie opere di ambito caravaggesco, organizzate presso la Galleria Nazionale di Arte Antica di Palazzo Corsini a Roma (a cura di Paola Nicita, 2019-2020) e il Palazzo Reale di Milano (Le nature morte di Geo Poletti, a cura di P. Biscottini, A. Zanni, 2019, catalogo Skira).
In parallelo, la collezione dei dipinti di figura si contraddistingue per la coerenza e il gusto per la scoperta che sempre hanno animato le scelte di Geo Poletti, uno “tra i più straordinari cacciatori di quadri del XX secolo”, secondo la definizione di Vittorio Sgarbi. E in effetti la sua raccolta testimoniail fiuto infallibile che guidava le sue esplorazioni nei meandri del Seicento e del Settecento, soprattutto della “pittura della realtà” e del caravaggismo, sulla scia degli studi di Roberto Longhi, cui lo legava uno stretto rapporto, e dell’amico Giovanni Testori, con cui condivideva la passione per la pittura lombarda, dai pittori della peste manzoniana fino a Giacomo Ceruti.
La mostra della Pinacoteca Civica di Como presenta un nucleo significativo dei dipinti antichi acquisiti a partire dagli anni ’50, che verranno allestiti nelle sale della collezione permanente del museo, in dialogo con le opere lì esposte. Oltre ai già ricordati capolavori della natura morta seicentesca, compaiono, tra le altre, tele mitologiche, sacre e ritratti di Jusepe de Ribera, Battistello Caracciolo, Domenico Fiasella, Paolo Pagani, Giulio Cesare Procaccini, Carlo Francesco Nuvolone, Pietro Antonio Magatti, senza dimenticare alcuni dipinti di grande qualità ancora privi di paternità, in particolare ritratti, che hanno rappresentato e ancora oggi rappresentano una sfida appassionante per gli illustri conoscitori che varcano l’ingresso della residenza milanese dei Poletti.
Ospite d’onore è poi la grande e scintillante tela con Venere e Amore del cremonese Camillo Boccaccino, un capolavoro della pittura del Cinquecento in Italia Settentrionale, già celebrato nel 1587 dai versi di Giovan Paolo Lomazzo, in cui l’eleganza raffinata di Parmigianino dialoga con la sensualità del colore di Tiziano.
Catalogo:
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Dario Cimorelli Editore, con testi di Paolo Vanoli, Alessandro Morandotti, Giuseppe Frangi, Maria Serena Matarrese e una serie di testimonianze su Geo Poletti di storici dell’arte, antiquari, amici collezionisti.


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