Vaga per paesaggi incontaminati. Possiede un comportamento notturno, tipico di alcuni predatori silenziosi che si muovono solo col favore della tenebra. Il modus operandi è veloce, letale, atto a dissanguare interamente la vittima applicando un morso preciso sulla gola.

Caccia principalmente animali di piccola taglia, tra i quali spicca una preda designata: le capre. Da qui, infatti, il mostro prenderà il nome. Chupacabra, ovvero, succhiacapre. Il bevitore di sangue animale per eccellenza. 

I primi avvistamenti hanno luogo, appunto a Porto Rico. Viene ritrovata, sull’isola, una serie di animali morti, principalmente capre, con strane ferite circolari che sembrano essere state inflitte con una precisione disarmante, da un oggetto affilato e sottile. Numerosi testimoni dichiarano di aver visto una creatura con sembianze rettiliane, aliene, con occhi rossi luminescenti e aculei sulla schiena, aggirarsi nei dintorni. Da qui in poi, il chupacabra viene avvistato l’anno dopo in Messico, a Toluca.

La scia di cadaveri che lascia dietro di sé è la medesima, l’aspetto tuttavia cambia: i residenti locali dichiarano di aver visto un cane senza pelo, apparentemente malnutrito, veloce e con fare aggressivo, aggirarsi nei dintorni...