Portada del podcast

La Roma al telefono

  • Roma – Genoa 1-0, un ultimo scatto d’orgoglio

    20 MAY. 2024 · Dopo il periodo iniziale la Roma di De Rossi ha rallentato, quasi ceduto sul traguardo; siamo arrivati a tagliare il filo di lana con la lingua di fuori, scarichi mentalmente e sulle gambe. L’obiettivo quarto/quinto posto che sembrava a un certo punto alla nostra portata, si è allontanato inesorabilmente e anche il cammino in Europa League è svanito sul più bello (questa volta contro un avversario al momento troppo superiore). Ma c’è stato questo scatto di reni finale che ci ha permesso di conquistare un sesto posto che ci apre di nuovo le porte dell’Europa e forse una speranza Champions. Un ultimo scatto d’orgoglio che ha portato a un piazzamento decoroso e tutto sommato in linea con le nostre potenzialità, soprattutto se confrontato con le prime 20 partite della stagione. Davanti a noi c’è la sorpresa Bologna, ma dietro è finito il Napoli campione d’Italia. Una vittoria caparbia quella ottenuta contro il Genoa, in 10 uomini, con un magnifico colpo di testa di un centravanti vero che abbiamo con molte probabilità visto l’ultima volta con la maglia della Roma. Un regalo finale ad una piazza che l’ha subito amato e che lui ha ripagato con gol e impegno. Ora c’è da stilare una lista di nuovi giocatori che sarà più o meno lunga a seconda di quanto i Friedkin vorranno investire, e di quanto il nuovo DS sarà bravo nel piazzare gli esuberi. Insomma, l’ennesima rivoluzione in attesa di un regalo da parte dell’Atalanta. Una piccola (piccolissima) speranza Champions, ma chi siamo noi per chiudere le porte al fato? Forza Roma!
    14m 33s
  • Atalanta – Roma 2-1, una squadra assente

    13 MAY. 2024 · “Questa Atalanta è una squadra ingiocabile, per tutti”: sposiamo questa affermazione di De Rossi al termine della partita. Non basta ovviamente questo a giustificare l’assenza della Roma dalla partita per almeno 66 minuti, ma in tutti i minuti precedenti il rigore generosamente concesso dall’arbitro Guida, la squadra bergamasca ha sovrastato i nostri facendo sembrare la partita una sfida di inizio campionato contro i boscaioli della Valtellina. Dovremmo anche dire due parole su quel “ingiocabile per tutti” perché una forma fisica del genere a fine campionato, con tre competizioni portate avanti fino alla fine, è quantomeno invidiabile. E poi, diciamocelo, a parte lo “straordinario” Deketelare (2 gol in più di Pellegrini), tutti gli altri dovrebbero allenarsi un po’ di più sul tiro in porta, non essendo stati capaci di segnare neanche a porta vuota. E i nostri? Assenti dalla partita mentalmente, più che fisicamente. Spauriti e poi annientati dall’uno-due dell’Atalanta. Calpestati, quasi irrisi dagli avversari. Fino al rigore, a quella piccola speranza che s’è accesa all’improvviso. Quello li ha risvegliati dal torpore, facendoli quasi arrivare al pareggio o almeno provandoci veramente. E dunque, di cosa ci lamentiamo? DI una rosa costruita male, piena di giocatori fragili, a fine ciclo, e di tanti lavoratori interinali della pelota sicuri che nel loro futuro non ci saranno più i campi di Trigoria. Ora De Rossi dovrà ottenere dalla squadra i prossimi 6 punti a disposizione (almeno provarci con convinzione, per carità, c’è sempre un avversario), per difendere un misero sesto posto che potrebbe anche aprire le porte dell’Europa che conta; ma soprattutto prendere questi 6 punti per salvare la faccia e ripartire, questa volta speriamo con un progetto nuovo al quale sicuramente il mister starà già lavorando. Forza Roma!
    7m 45s
  • Leverkusen – Roma 2-2, a un passo dal sogno

    10 MAY. 2024 · Ha vinto la squadra più forte, diciamolo subito, e il nostro portiere è stato il migliore in campo. Ma la storia di una partita vive anche di momenti e questi momenti stavano per regalarci un grande sogno: la terza finale europea consecutiva, quella rivincita che stiamo ancora aspettando dopo Budapest. La Roma c’è, si è dimostrata forte nello spirito e nell’abnegazione dei suoi giocatori, nella voglia di applicare i dettami tattici di un mister che in poco tempo è riuscito a dare un’identità alla squadra. Siamo arrivati a questa sfida quasi senza forze, senza il nostro miglior giocatore, senza un terzino destro, ci si è messa anche una buona dose di sfortuna e il livello di alcuni giocatori è quello che è. Ma di quel sogno che si stava realizzando sullo zerodue prendiamone anche una piccola parte e teniamolo con noi, orgogliosi di quello che abbiamo dimostrato, fiduciosi nel futuro, facciamolo crescere come sta crescendo questa squadra, capace di giocare sempre a testa alta, contro qualunque avversario. Ora è già tempo di affrontare l’Atalanta a Bergamo, in una sfida decisiva dove conterà solo la vittoria, in un finale di stagione senza fiato ma con tutta l’energia che la Roma ha dimostrato di saper tirare fuori, nonostante tutto. Ecco il podcast della partita, il nostro racconto, con tutte le emozioni vissute dal vivo. Forza Roma!  
    15m
  • Roma – Juventus 1-1, stanchi ma non finiti

    6 MAY. 2024 · Serviva la vittoria ed invece è arrivato un pareggio che prolunga l’attesa per l’ultima partita decisiva di questo campionato: quella con l’Atalanta. C’è Leverkusen, certo, ma quella è una partita che potrebbe finire in pochi minuti e nella quale servirà oltre alla prestazione anche la buona sorte che troppe volte è mancata alla nostra squadra. A Bergamo servirà la stessa voglia mostrata contro la Juve, l’abnegazione, il sacrificio, la forza di volontà che ci ha permesso di chiudere in crescendo, cercando la vittoria fino alla fine. Insomma, siamo stanchi ma non finiti e questa squadra può ancora trovare energie nascoste. È mancato il genio di Dybala, anche se è entrato nell’azione del gol, è mancata la continuità di Lukaku, anche se ha segnato il gol numero 20, il tiro di Pellegrini, anche se il capitano si è spremuto come un’arancia prima sulla fascia sinistra e poi in mezzo, il contributo dei sostituti, anche se Abraham ha avuto in pochi giorni due occasioni che potevano regalarci più speranza. È mancato un po’ tutto questo ma quello che non è mai venuto meno in questo ultimo periodo è stata l’identità di gioco che il suo allenatore è stato in grado di trasmettere in poco tempo.   Tre partite al termine in campionato con i prossimi 90 minuti che decideranno il nostro futuro. Ma prima in Europa, con un sogno quasi svanito che non è del tutto sfuggito. Con De Rossi siamo stati costretti a vincere sempre e dunque non sarà una novità. Andiamo a vincere dunque. Forza Roma!
    13m 9s
  • Roma – Leverkusen 0 – 2, una squadra in riserva

    3 MAY. 2024 · Per venti, venticinque minuti la Roma c’era, i giocatori erano ben presenti in partita e la speranza era viva. Ma è bastato un attimo, un errore, per far cadere tutto. Da lì solo rincorse dietro l’avversario di turno, con la lingua di fuori e innervositi per un obiettivo che si stava sempre più allontanando. La squadra è in riserva e le riserve non sono all’altezza. Lo sapevamo dal precedente allenatore, quello attaccato da tutti o quasi per aver messo i pullman davanti alla nostra porta. Ma evidentemente non potevamo che fare così per andare avanti e andare avanti è l’imperativo. Dopo tutto è stato anche l’urlo coreografato dalla Curva Sud. Mister De Rossi non ha rinunciato a giocare il suo calcio, non ha rinunciato al terzino destro (Karsdorp unica scelta), ma questi giocatori, in questo momento della stagione sembrano non averne più. E adesso? Testa al campionato? Proviamo l’impresa? La verità è che lo stato attuale di forma dei nostri giocatori non lascia sperare niente di buono, su nessuno dei due fronti. Ma il ritorno finisce quando arbitro fischia, il 90esimo, 120esimo o oltre, chissà, e mancano ancora quattro partite, a cominciare da domenica. C’è Roma – Juve e per noi tifosi questa non è una partita come le altre. Speriamo la sentano allo stesso modo i nostri giocatori o quello che ne è rimasto. Forza Roma!
    11m 41s
  • Napoli – Roma 2-2, con la testa all’Europa

    29 ABR. 2024 · Una partita con la testa all’Europa: non ci sono altre giustificazioni soprattutto per il primo tempo della partita della Roma a Napoli. Una squadra assente e irriconoscibile. I primi 45 minuti sono stati tutti del Napoli, resuscitato principalmente dall’assenza dell’avversario. Secondo tempo con un altro atteggiamento e partita più equilibrata con Osimhen comunque a imperversare e a creare occasioni ogni volta che toccava palla.  All’illusione del vantaggio hanno risposto un rimpallo fatale e il regalo di un incomprensibile Renato Sanches (perché è entrato?). Ma la partita è stata ripresa con il cuore più che con la testa, anche se è proprio quella la parte del corpo utilizzata da Abraham per siglare il pareggio, 365 giorni esatti dal suo ultimo gol giallorosso. Un punto che non vale oro ma solo un punto, come ha detto mister De Rossi a fine partita, la rincorsa Champions è ancora tutta in salita, ma il suo obiettivo e il nostro passa per giovedì prossimo, andata della semifinale di Europa League all’Olimpico contro il Leverkusen, contro una squadra imbattuta ma – come ha detto De Rossi al termine di Napoli Roma – non imbattibile. Ecco il podcast della partita al Maradona, con le nostre emozioni e quelle dei nostri follower. Forza Roma!
    10m 11s
  • Udinese – Roma 1-2, 11 giorni e 20 minuti dopo

    26 ABR. 2024 · Il finale di partita di Udinese – Roma arriva 11 giorni e 20 minuti dopo, in un racconto che sembra quasi quello del rigore più lungo del mondo di Osvaldo Soriano, con Svilar nel ruolo del Gato Diaz e Cristante in quello di Obdulio Varela un altro dei personaggi dello scrittore argentino presenti nella raccolta Fútbol. Venti minuti affrontati in maniera inedita, con una formazione da settantesimo ma a freddo e dunque molti giocatori d’attacco ma con un atteggiamento da inizio partita. Venti minuti spezzettati con testata sanguinante e perdite di tempo. Un paio di occasioni, una per parte, e un miracolo di Svilar. E poi il finale, quell’ultimo corner calciato con maestria da Dybala e uno degli specialisti del colpo di testa a infilare una rete da tre punti. Un gol pesantissimo per ripartire, per sfogare tutta la rabbia per la mancata attenzione del calcio italiano verso la Roma, costretta ad una trasferta prima degli incontri con il Napoli e il Leverkusen. Giorni e tranquillità tolti alla preparazione di una partita europea di un cammino, quello giallorosso, che da quattro anni ha permesso più di tutti gli altri di poter schierare nel prossimo anno cinque squadre italiane in Champions League. Quell’ultima palla è finita in rete e questi 20 minuti sono valsi i tre punti necessari per ripartire, per gioire insieme a De Rossi, per ricaricare le forze ed affrontare al meglio questo finale di stagione. Ecco il podcast, imperdibile, di venti minuti lunghi quanto una partita intera.  Forza Roma!
    5m 37s
  • Roma – Bologna 1-3, nulla è perduto!

    23 ABR. 2024 · Cominciamo dalla fine, dal risultato, dalla delusione che fatte le dovute proporzioni, complice l’anniversario del 22 aprile, giorno della nascita del presidente Viola, riporta alla mente le sue parole: “Nulla è perduto!”. Dopo la sconfitta con la Juve e il sogno scudetto che sembrava allontanarsi, ecco che le sue parole riportarono calma e fiducia. Quel “Nulla è perduto” ha ridato energia alla squadra e speranza a noi tifosi. Anche oggi possiamo dire: nulla è perduto, perché gli obiettivi sono lì davanti a noi, sta a questa squadra e al suo mister serrare di nuovo le fila e ricominciare a giocare, come prima. Ecco allora il podcast della sconfitta con il Bologna, ma soprattutto ecco il podcast con le parole di speranza del presidente Viola. Forza Roma!
    7m 56s
  • Roma – Milan 2-1, dominio e controllo

    22 ABR. 2024 · Dominio e controllo nel ritorno dei quarti di finale di Europa League contro il Milan. Dominio fin da subito, di gioco e mentalità, tanto da andare in poco tempo sul due a zero con il solito Mancini e con una giocata geniale di Dybala. Gli ostacoli però non sono finiti: all’uscita per infortunio di Lukaku ci si mette l’arbitro con l’espulsione di Celik e i mancati cartellini ai giocatori del Milan. Un arbitraggio che dall’inizio alla fine ha ricordato quello di Taylor. Ma la Roma si è saputa adattare e senza snaturare la propria personalità ha ripreso il controllo della partita, continuando comunque a creare occasioni da gol. Il Milan riesce solo nel finale a segnare, poi è solo festa giallorossa. Quarta semifinale europea consecutiva per la squadra che più di tutte ha onorato le competizioni UEFA, garantendo all’Italia i punti necessari per poter schierare l’anno prossimo cinque squadre in Champions League. Forza Roma!
    11m 30s
  • Udinese – Roma 1-1, forza Ndicka!

    15 ABR. 2024 · Primo tempo impalpabile della Roma, deludente, a tratti irritante; pochi sprazzi diluiti in 45 minuti pieni di distrazioni e poco movimento; gioco assente e tanta confusione. Il gol subito è stata la summa degli aspetti negativi di questa domenica. Nel secondo tempo entra un’altra Roma, più convinta, e aiutata dai cambi riesce a raddrizzare la partita con un colpo di testa di prepotenza di Lukaku. Ma quando tutto lasciava prevedere il gol vittoria ecco quello che sembrava poter essere una tragedia, con Ndicka che si accascia a terra. Immagini già viste, lo stadio che ammutolisce, il giocatore che viene portato via in barella. La Roma, De Rossi, non se la sentono di continuare e non vogliono farlo neanche l’Udinese, Cioffi, e lo stadio intero. Pairetto fischia la sospensione della gara. Per fortuna già in tarda serata arrivano notizie rassicuranti su Ndicka che escludono problemi cardiaci. Rimangono dunque 20 minuti da giocare, 20 minuti decisivi per la rincorsa Champions. Venti minuti di un podcast express che sarà tutto da vivere. Intanto ecco il podcast di Udinese Roma, iniziando dallo spavento finale e, riavvolgendo il racconto, con tutto quello che è successo nei 70 minuti precedenti, comprese le telefonate dei nostri follower, una addirittura da Rio de Janeiro. Forza Roma!
    5m 37s
Un podcast costruito con i messaggi audio scambiati durante la partita della Roma. Emozione, trasporto, spontaneità, divertimento. Un racconto originale e coinvolgente.
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