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Talk show i cui protagonisti sono le figure chiave dello sport bellunese. In ogni puntata, gli ospiti raccontano la loro storia, i loro ruoli e i segreti della vita agonistica.
14 OCT. 2024 · Dopo ben 10 puntate in cui “Le voci dello sport” ha raccontato numerose discipline, fonte di vita per tutti i nostri ospiti che abbiamo accolto nei nostri studi, potremmo anche dire di sentirci soddisfatti del lavoro svolto. Tuttavia, come un grande puzzle che sta prendendo forma, abbiamo notato che manca un pezzetto fondamentale, tanto per i bellunesi, quanto per tutti gli italiani. Una vera e proprio pietra miliare per il nostro Paese che, nonostante le enormi difficoltà incontrate negli ultimi anni, resta insostituibile nel cuore di tutti gli appassionati. A “Le voci dello sport” approda il calcio, ma non quello di oggi, bensì quello degli anni ’80, con Francesco Boito che avrà il compito di portarci la sua esperienza in questo splendido mondo. Classe 1960, Boito ha alle spalle un passato da professionista, che lo ha visto anche calcare i campi di serie A con la più antica formazione italiana, il Genoa. Una casacca dal peso non indifferente, che è stata tuttavia vestita senza troppe pressioni dal nostro ospite. Con essa si è infatti laureato campione della cadetteria da assoluto protagonista ed ha anche gonfiato la rete nel massimo campionato italiano. Emozioni uniche e forti che veramente pochi possono vantare. Si parlerà anche di calcio attuale, analizzando le grandi differenze che i cambiamenti degli ultimi 30 anni hanno portato su tutti gli aspetti che riguardano il pallone, spesso tralasciando il motivo per cui tutti noi amiamo questo sport: la passione.
9 OCT. 2024 · SECONDA PARTE DELL'INTERVISTA AL GRANDE DINO MENEGHIN, EX CESTISTA ITALIANO
Decima puntata per “Le voci dello sport”. Dato il valore simbolico del numero dieci, era giusto invitare ai microfoni di Radio Abm una figura di rilievo. E chi meglio di una leggenda della pallacanestro come Dino Meneghin? “SuperDino” – così era soprannominato quando dominava i parquet dei palazzetti di tutta Europa – nasce proprio in provincia di Belluno, più precisamente ad Alano di Piave, 74 anni fa, da una famiglia originaria di Domegge. Nel Bellunese trascorre i primi otto anni della sua vita, dei quali – seppur lontani – ricorda con piacere molte cose. Su tutte, la libertà e la spensieratezza che accompagnavano i bambini a quei tempi, con le prime capanne costruite in riva al Piave, gli infiniti pomeriggi in cui una semplice bottiglietta bastava per divertirsi, il profumo del pane appena sfornato sotto casa… Tutte sensazioni che non hanno mai abbandonato Meneghin nell’arco della sua vita e della sua carriera. Carriera iniziata a Varese nel 1963, quando, per puro caso, gioca un torneo studentesco e impressiona l’allenatore delle giovanili della Ignis Varese, il quale lo convince, senza troppa fatica, ad abbracciare la palla a spicchi. Il resto? Be’, il resto è storia. Dodici scudetti, sette Coppe dei Campioni, tre Coppe Intercontinentali, sei Coppe Italia, due Coppe delle Coppe e una Coppa Korac con i club. Un argento olimpico, un oro e due bronzi continentali con la Nazionale. Un palmares da fare invidia a chiunque. Diversi i temi che affronteremo nell’intervista: dalla carriera ricca di successi al confronto con il basket attuale, passando per gli episodi che hanno contribuito a rendere il nostro ospite un’icona della pallacanestro mondiale, come il famoso Draft NBA del 1970 e la sfida familiare con il figlio Andrea.
7 OCT. 2024 · Decima puntata per “Le voci dello sport”. Dato il valore simbolico del numero dieci, era giusto invitare ai microfoni di Radio Abm una figura di rilievo. E chi meglio di una leggenda della pallacanestro come Dino Meneghin? “SuperDino” – così era soprannominato quando dominava i parquet dei palazzetti di tutta Europa – nasce proprio in provincia di Belluno, più precisamente ad Alano di Piave, 74 anni fa, da una famiglia originaria di Domegge. Nel Bellunese trascorre i primi otto anni della sua vita, dei quali – seppur lontani – ricorda con piacere molte cose. Su tutte, la libertà e la spensieratezza che accompagnavano i bambini a quei tempi, con le prime capanne costruite in riva al Piave, gli infiniti pomeriggi in cui una semplice bottiglietta bastava per divertirsi, il profumo del pane appena sfornato sotto casa… Tutte sensazioni che non hanno mai abbandonato Meneghin nell’arco della sua vita e della sua carriera. Carriera iniziata a Varese nel 1963, quando, per puro caso, gioca un torneo studentesco e impressiona l’allenatore delle giovanili della Ignis Varese, il quale lo convince, senza troppa fatica, ad abbracciare la palla a spicchi. Il resto? Be’, il resto è storia. Dodici scudetti, sette Coppe dei Campioni, tre Coppe Intercontinentali, sei Coppe Italia, due Coppe delle Coppe e una Coppa Korac con i club. Un argento olimpico, un oro e due bronzi continentali con la Nazionale. Un palmares da fare invidia a chiunque. Diversi i temi che affronteremo nell’intervista: dalla carriera ricca di successi al confronto con il basket attuale, passando per gli episodi che hanno contribuito a rendere il nostro ospite un’icona della pallacanestro mondiale, come il famoso Draft NBA del 1970 e la sfida familiare con il figlio Andrea.
30 SEP. 2024 · Aria settembrina, fresco la sera e fresco la mattina. Un detto non valido per le nostre prossime ospiti a “Le voci dello sport”, che il freddo del ghiaccio lo percepiscono tutto il giorno. Le protagoniste saranno infatti Stefania Constantini, Marta Lo Deserto e Giulia Zardini Lacedelli, tre giovani ragazze di Cortina che hanno in comune un’unica grande passione: il curling. In collegamento dal Canada, dove sono impegnate in un torneo internazionale, ci racconteranno tutti i segreti e le esperienze di uno sport che per noi bellunesi rappresenta un’eccellenza a tutti gli effetti. Viaggi internazionali e amicizie che durano una vita sono solo due degli aspetti che il curling offre e che le ragazze confermano essere punto chiave per la crescita di un giocatore. Come già accaduto in altri episodi, ci sarà spazio per parlare di Olimpiadi, con uno sguardo non solo rivolto al futuro, ma anche al passato, vista la strepitosa medaglia d’oro ottenuta da Stefania a Pechino nel 2022. L’augurio che tutti noi ci facciamo è che nel 2026 le tre ospiti possano lottare assieme per una medaglia davanti al loro pubblico.
23 SEP. 2024 · Come in tutto ciò che concerne il nostro mondo, l’organizzazione gioca forse il ruolo più importante tra tutti. E nello sport spesso non ci si rende conto delle difficoltà che ci sono nel gestire un ambiente così ampio e complesso. Per questo abbiamo invitato nei nostri studi Simone Soccal, delegato provinciale del CONI di Belluno, la figura certamente più indicata per porre sotto la lente d’ingrandimento l’operato di un ente tanto centrale, quanto poco noto. Dopo una breve panoramica sul CONI in generale, ci focalizzeremo totalmente sul nostro territorio, analizzando i risultati ottenuti nell’ultimo anno e mezzo e porgendo lo sguardo verso un futuro dal sapore di “successo”. Futuro che sarà naturalmente con vista sulle Olimpiadi, ma non solo. Soccal ci presenterà anche varie iniziative ed eventi che il CONI sta attuando per rendere più efficiente il tessuto sportivo bellunese. Uno su tutti, il “Festival per lo Sport”, un appuntamento organizzato da CONI e Regione Veneto per sabato 21 settembre a Feltre, in cui protagoniste assolute saranno le federazioni e le società sportive locali, le quali si metteranno in mostra e si faranno conoscere a tutti coloro che lo vorranno.
Le voci dello sport - intervista a Giorgio De Bettin, ex hockeista e allenatore della Nazionale PT.2
16 SEP. 2024 · Seconda parte dell’intervista a Giorgio De Bettin, famoso ex hockeista cadorino, oggi collaboratore della Nazionale italiana di hockey. Dopo la prima parte “scolastica”, dedicata al “come diventare dei buoni atleti”, ci aspetta ora un tuffo nel passato del nostro ospite, ma non solo! Per l’occasione abbiamo deciso di noleggiare una DeLorean abbastanza spaziosa per ospitare voi tutti. La destinazione? Non sarà solo una, ma molteplici: dagli anni con Asiago, Aosta e Cortina, fino al tanto sudato raggiungimento del posto fisso in Nazionale, passando per le Olimpiadi giocate in casa nel 2006. Come dicevamo, non solo passato. Spazio, infatti, anche al futuro. Nel dettaglio, si parlerà di Olimpiadi del 2026, analizzando la Nazionale italiana che De Bettin conosce oramai come le sue tasche, e di sogni nel cassetto, sempre presenti, pure in una persona che ne ha sicuramente già avverati molti!
Le voci dello sport - intervista a Giorgio De Bettin, ex hockeista e allenatore della Nazionale PT.1
6 SEP. 2024 · In tutte le precedenti puntate, gli studi de “Le voci dello sport” hanno sempre accolto atleti in attività, che siano giovani promesse o affermate certezze. Tuttavia, è l’esperienza che forma una persona e la prepara ad affrontare al meglio le sfide di ogni giorno. Per questo motivo ci sembrava giusto fare due chiacchiere anche con qualcuno la cui carriera da giocatore fosse giunta al termine. E chi meglio di Giorgio De Bettin potrebbe farlo? L’ex hockeista cadorino, già allenatore a Cortina e in Nazionale maggiore, ci esporrà il suo punto di vista sul come si diventa dei buoni atleti, focalizzandosi naturalmente sulla sua disciplina, ma dando comunque spunti utili per qualsiasi sport. In questo “manuale” ci sarà spazio anche per simpatici aneddoti ed esperienze che hanno contribuito a formare De Bettin e a renderlo la figura che oggi tutti noi conosciamo.
30 AGO. 2024 · Nello sport il campione è colui che riesce ad ottenere grandi risultati, imprimendo il proprio nome nella storia di una disciplina. Normalmente diventarlo implica un lungo e difficile percorso, che spesso dura un’intera carriera. Non è sicuramente il caso del prossimo ospite a “Le voci dello sport”, poiché della palla ovale ormai conosce ogni singolo segreto, che ha sfruttato a dovere per diventare già un fuoriclasse nonostante la giovanissima età.
Alyssa D’Incà è pronta a raccontarci tutto ciò che si nasconde dietro alla sua rapida ascesa nel rugby femminile nazionale, culminata con il premio di MVP dell’intero campionato, ottenuto nella passata stagione.
Verranno toccati vari aspetti, uno su tutti l’insegnamento morale che questo sport dà, nonostante spesso venga erroneamente etichettato come “violento”, che poi risulta fondamentale nella maturità della persona in campo e fuori. Si parlerà anche di Nazionale, “assaporata” più volte dalla stessa Alyssa, del rapporto tra la palla ovale e il nostro territorio e di molti altri aspetti che riguardano un atleta di questo calibro.
26 AGO. 2024 · L’ospite, protagonista della quinta puntata, è un ragazzo che nel mese di maggio si è visto spesso primattore nei canali Rai, riservando a tutti noi bellunesi una piacevole sorpresa. E che dalla bicicletta non è mai riuscito a separarsi, nemmeno per andare a scuola!
Radio Abm è lieta di accogliere nei suoi studi Andrea Pietrobon, giovane ciclista cadorino che nell’ultimo Giro d’Italia si è messo più che in mostra, vista la vittoria, all’esordio assoluto, di ben due classifiche: quella dei traguardi volanti e quella del maggior numero di chilometri in fuga. I temi trattati saranno naturalmente focalizzati sul ciclismo. In particolare, Pietrobon ci porterà la sua esperienza in questa disciplina che pratica oramai da più di dieci anni. Spazio anche alla corsa rosa, al rapporto con i membri del team - i cui manager sono i campioni Alberto Contador e Ivan Basso - e molto altro ancora, alla scoperta di un vero professionista delle due ruote.
9 AGO. 2024 · Agosto è da sempre il mese più caldo dell’anno, in cui di solito il mare è la destinazione prediletta. Tuttavia, a noi di Radio ABM piace andare controcorrente, perciò abbiamo reso protagonista della nostra prossima puntata il fondista trichianese Elia Barp, giovane atleta delle Fiamme Gialle e della Nazionale.
Barp ci guiderà attraverso lo sci di fondo, spiegandoci come è organizzata la sua annata sportiva, svolta per gran parte tra Svezia e Norvegia, cosa significa essere un professionista di questa disciplina, qual è stato il percorso che ha dovuto svolgere per giungere dov’è ora.
Non mancherà ovviamente uno sguardo al futuro, in particolare ai Giochi olimpici “casalinghi” di Milano-Cortina 2026, con l’auspicio di portare in alto il nome di Belluno e della provincia.
Talk show i cui protagonisti sono le figure chiave dello sport bellunese. In ogni puntata, gli ospiti raccontano la loro storia, i loro ruoli e i segreti della vita agonistica.
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