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8 JUN. 2020 · Sex work e coronavirus. La crisi sanitaria ha colpito duramente tutte quelle categorie di lavoratori e lavoratrici lasciate ai margini della società. Tra queste, quella dei/delle sex workers è stata tra le più colpite. Creata una rete di sostegno attraverso la campagna di crowdfunding Nessuna da Sola, i/le sex workers e associazioni alleate hanno dato supporto economico e materiale a coloro che si sono trovati in difficoltà. La presa di parola delle/dei sex workers ha poi acceso un dibattito pubblico importante sul lavoro sessuale e le soggettività che hanno scelto di operare in questo settore. Con Giulia Zollino, operatrice di strada ed educatrice sessuale, e Giulia Sbaffi, ricercatrice in studi italiani alla New York University.
21 MAY. 2020 · I numeri del contagio da Coronavirus continuano a calare. Stiamo riaprendo tutto e tornando a una normalità che non è più la stessa di prima perché velata da guanti e mascherine. Ma nella sostanza, poco altro è cambiato. Chi prima della pandemia si trovava in una condizione economica stabile o agiata ha schivato il colpo. Ci sono però nuovi poveri mentre chi già prima della pandemia si trovava in difficoltà ora lo è molto di più.
Volontariato ed economia civile possono invertire questa tendenza, agevolando una più equa distribuzione delle risorse? Se sì, come? Ne parliamo con l’economista Stefano Zamagni, docente di Economia Politica all'Università di Bologna.
11 MAY. 2020 · Ospiti: gli attori Ascanio Celestini e Marco Cacciola.
Di cultura non si mangiava neanche prima dell'emergenza Covid, giusto? E allora perché preoccuparsi tanto del mondo del teatro e dei suoi lavoratori!?
Artisti, tecnici, maschere, bigliettai, baristi. Un'intera fetta di lavoratori a cui è stata sospesa - a data da destinarsi - qualsiasi possibile attività. Un settore che, già prima di questa crisi, era in gran parte schiacciato da precariato e "gratuità".
Parliamo di cultura e, strano ma vero, parliamo di lavoro.
Ma parliamo anche di cittadinanza a tutto tondo e funzione sociale del teatro.
Quale sarà il futuro di questo settore della cultura, una volta tornati alla "normalità"? E soprattutto: vogliamo davvero tornarci?
4 MAY. 2020 · Abbiamo conosciuto la pericolosità del Covid-19 per gli anziani, abbiamo sentito parlare della “strage dei nonni” avvenuta all’interno delle Rsa, le residenze sanitarie assistenziali, di tutta Italia. Quale è stato l’impatto del lockdown sugli anziani che hanno trascorso la quarantena in casa, soli o con i propri familiari? Come salvaguardare il loro diritto alla salute nella fase 2, alla luce del progressivo ritorno alla quotidianità che vivevano prima del virus? Questa esperienza collettiva modificherà la percezione degli anziani che ha la nostra società?
Ne parliamo in una nuova puntata di Radio Lorem con la geriatra Patrizia Mecocci e con la psicologa sociale Angelica Mucchi Faina
3 MAY. 2020 · Prima l’euforia da vacanza improvvisa. Poi le tante e infinite giornate da ridisegnare. Tra scuole chiuse e lavoro in standby, il sistema famiglia ha visto sgretolare le fondamenta della quotidianità che dava ormai per scontata.
Grandi e piccoli sempre insieme, sempre in casa. Alla ricerca di un equilibrio minacciato da preoccupazioni, sbalzi d’umore e assenza di privacy.
E ora che con speranza si pensa a un graduale ripristino della socialità, come aiutare i più piccoli e i loro genitori a superare quel senso di pericolo che ha tenuto loro compagnia per mesi?
Ne parliamo in “Affetti Instabili”, la nuova puntata di Radio Lorem, insieme alla neuropsichiatra infantile Vera Stoppioni e allo psicologo e sessuologo Fabio Grimaldi.
29 ABR. 2020 · L’emergenza provocata dal Covid-19 ha stravolto le nostre vite. La pandemia, al di là di ogni retorica sul "virus che colpisce tutti allo stesso modo", ha esasperato e acutizzato le disuguaglianze. "Restiamo a casa, ma la crisi sanitaria attuale svela spietatamente le contraddizioni del sistema, la fragilità delle democrazie e delle politiche pubbliche, le diseguaglianze strutturali, le tensioni che attraversano un sistema produttivo basato sullo sfruttamento delle persone e dell’ecosistema, aprendo le porte a una crisi economica e alimentare senza precedenti", scrive NON UNA DI MENO, movimento femminista transfemminista e transnazionale. Una crisi che, si aggiunge, "evidenzia e intensifica la violenza e le gerarchie del patriarcato, del capitalismo e del colonialismo". Una pandemia le cui cause sono evidentemente correlate anche con l’incontrollato sviluppo industriale dell’umanità negli ultimi decenni. "Due terzi delle malattie infettive dell’ultimo secolo sono di origine zoonotica, ovvero passate da un animale selvatico all’uomo, spesso tramite un ponte, che il più delle volte è un animale da allevamento intensivo – denuncia Extinction Rebellion, movimento ambientalista non violento nato a Londra a fine 2018 -. Questo contatto tra specie così diverse è favorito da noi umani che deforestiamo, scaviamo pozzi e miniere, catturiamo e uccidiamo questi animali e li priviamo del loro habitat naturale, sconvolgendo così gli ecosistemi naturali". Xr lancia un appello: "Quando ci prenderemo finalmente la responsabilità di quanto sta accadendo e decideremo di invertire la rotta?". Della crisi sistemica attuale, delle risposte per uscirne, ma anche dell’organizzazione del dissenso e della chance potenzialmente rivoluzionaria che questo momento offre discutiamo assieme a Francesca della Santa, attivista di Non Una Di Meno Bologna e connessioniprecarie.org, e a Lorenzo Vecchi, attivista di Extinction Rebellion Italy.
20 ABR. 2020 · L’emergenza si è fatta normalità. Settimana dopo settimana, il lockdown ha cambiato le nostre abitudini, i nostri rapporti sociali e la nostra visione del mondo. Da giorni si parla di riaperture, di ripartenze e della tanto sbandierata fase due. Contact tracing, test sierologici, tamponi, sono parole entrate nel dizionario comune. Eppure. Eppure quello che ci servirebbe "per essere resilienti - scrive il professor Gianluca Briguglia - è sapere non quello che sarà (perché non lo sa nessuno), ma quello che potrebbe essere". Di fronte all’iniziale e comprensibile difficoltà dei governi di tutto il mondo nel far fronte a una pandemia nuova e (forse) imprevedibile, è arrivato il momento di chiedere e pretendere "ventagli coerenti di eventi potenziali, anche alternativi": insomma, è tempo di discutere in modo serio dei possibili scenari futuri. Tra task force, Mes ed eurobond, la classe politica italiana ed europea è finora apparsa impreparata. Soprattutto sembra che manchi un ambizioso tentativo di modellare un futuro che, come è stato scritto, rischia di riportarci a "una normalità che era il vero problema". Forse è la storia che può venirci in soccorso: anche carestie ed epidemie passate affrontavano problemi che, nella sostanza, riguardavano la solidarietà tra le genti e le classi sociali. Discutiamo di tutto questo con Filippomaria Pontani, Professore associato di Filologia Classica presso l'Università "Ca' Foscari di Venezia”, e Gianluca Briguglia, professore di Storia delle dottrine politiche all'Università di Venezia Ca' Foscari.
10 ABR. 2020 · Restare a casa non è sinonimo di sicurezza, almeno non per tutti. Per le donne vittime di violenza domestica può trasformarsi in una gabbia. Come si rompe l'isolamento in caso di violenza? E a chi rivolgersi per chiedere aiuto? Nell'appuntamento in web radio di Lorem Ipsum, parleremo di violenza domestica contro le donne e dei suoi risvolti ai tempi del Covid-19 con Simona Lanzoni, vicepresidente di Fondazione Pangea Onlus e coordinatrice di Reama - Rete per l'Empowerment e l'Auto Mutuo Aiuto.
3 ABR. 2020 · Le città vuote si riempiono di una sublime bellezza proibita, immagine collaterale di una malattia globale. Si espongono architetture inosservate, si mostrano strutture sociali in cemento e mattoni. Dentro le mura delle case, altre architetture digitali strutturano l'isolamento, vendono l'unica chance di comunicazione in cambio di dati e controllo. Cosa vediamo? Un mondo che è cambiato improvvisamente a causa di un virus o una pandemia silenziosa che ci ha contagiato da tempo senza che facessimo nulla per evitarlo? Qual è il rischio più grande dello stato d'emergenza che disattiva la piazza? Qual è l'opportunità, la chance da cogliere?
Ne parliamo con il professor Dario Cecchi e il professor Stefano Catucci, docenti di Estetica alla Sapienza Università di Roma.
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