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Frasivolanti blog - di Laura Ressa

  • Diritto alla salute psicologica e funzione sociale dello psicoterapeuta - Intervista a Luigi D'Elia

    23 JUN. 2024 · "Una seduta di psicoterapia, mediamente di un’ora, va dai 60 ai 100 euro. Questo significa che le famiglie in difficoltà economica, i giovani di ogni estrazione sociale senza lavoro o con lavori precari, i cittadini esclusi dal circuito lavorativo o con problematiche invalidanti, le persone comuni del ceto medio che non sostengono il costo esorbitante della vita, sarebbero fatalmente escluse dalla cura e dalla prevenzione della salute psicologica." Sono queste le parole riportate sul sito del progetto Psicoterapia Aperta (https://www.psicoterapia-aperta.it/mission/ ), nato a partire da un’idea di Luigi D'Elia, psicologo e psicoterapeuta al fine di "organizzare una rete che fotografi l’impegno solidaristico esistente e censisca a livello nazionale tale impegno, e consenta inoltre alla cittadinanza di contattare nella propria zona di provenienza professionisti psicologi e psicoterapeuti aderenti all’iniziativa, eventualmente disponibili ad accogliere richieste a tariffa calmierata". I Servizi pubblici di Psicoterapia e Psicologia in Italia soffrono per la mancanza di risorse e di personale sufficiente. Eppure la salute psicologica di tutti dovrebbe essere un diritto di cui la sanità pubblica dovrebbe essere in grado di farsi carico. Se si è benestanti ci si può curare, altrimenti si rinuncia o si attende per mesi in lista d'attesa? Purtroppo quasi sempre è così. Il 22 giugno 2024 alle ore 11.00 abbiamo affrontato questi temi in un'intervista a Luigi D'Elia. Riporto di seguito la sua biografia completa. "Ho 60 anni e 34 anni di esperienza in molti ambiti della professione. Sono Psicologo dal 1990 e Psicoterapeuta dal 1997, specializzato in Gruppoanalisi. Sono stato dal 2019-2021 docente universitario a contratto di Psicologia Sociale presso il corso di Laurea di Scienze dell’Amministrazione e delle Organizzazioni dell’Università San Raffaele di Roma. Nella mia attività professionale incontro adulti, adolescenti, coppie, famiglie, gruppi terapeutici sia per consulenze brevi che per percorsi psicoterapeutici. Ho contribuito a fondare alcune importanti realtà come: * la Comunità Terapeutica Passaggi di Oricola (Aq). nel 1999, che si occupa di giovani con problematiche psichiatriche; * due studi associati di psicoterapia, Attualmente lavoro nel quartiere Pigneto a Roma * un’associazione di categoria, AltraPsicologia, nel 2005, che si occupa di politiche per la professione psicologica. * Sono Presidente dell'associazione no profit Psicoterapia Aperta il cui portale rende accessibile grazie a tariffe sociali la psicoterapia a centinaia di persone in tutta Italia * Sono Vicepresidente delle Rete di Psicoterapia Sociale, associazione di associazioni del terzo settore * Inoltre ho svolto attività di divulgatore e blogger in numerose esperienze: AltraPsicologia (2005-2010); l’Osservatorio di Psicologia nei Media (2009-2010. di cui sono stato l’ideatore); Il Fatto Quotidiano (2011); il Comitato di Redazione dell’Ordine Psicologi del Lazio (2015); il sito Impagine (2018); il sito Vitamine Vaganti (2019); il portale State of Mind (dal 2019); il sito Psicoterapia Aperta (dal 2018); il portale Psychiatryonline.it dove curo dal 2013 la rubrica La Buona Vita. Sono autore, nel 2015, del libro Alienazioni Compiacenti, star bene fa male alla società dove esploro i nessi tra comuni stili di vita e conseguenze psicologiche individuali. Sono autore nel 2020 del libro “La funzione sociale dello psicoterapeuta“. Alpes Italia editore Sono autore nel 2021 (con M. De Crescente), del libro "L'ambiente di comunità" Edup Sono autore (con Nora S. Nicolaus) del libro: "Umanamente insostenibile. Il capitalismo nuoce gravemente ai sapiens" Prossima uscita, Marzo 2025, Meltemi Ed."
    Escuchado 1h 22m 8s
  • Scrittura e letteratura per cercare senso e raccontare la psiche - Intervista a Guendalina Middei

    15 JUN. 2024 · In questi tempi decisamente bui e soggiogati dalla rincorsa all'effimero, trovare spazi di luce e ragionevolezza sta diventando sempre più difficile. Altrettanto difficile è ritrovare fiducia nel mondo, dacché istituzioni, politica, senso comune e relazioni umane sono quasi sempre guidate da secondi fini, piegate alle logiche dell'interesse economico, spicciolo e immediato più che del senso di appartenenza a una collettività e del raggiungimento di obiettivi a lungo termine che migliorino davvero il presente e il futuro delle persone. Perché parto da simili concetti per presentare questa intervista? Perché sento sulla mia pelle la difficoltà quotidiana di leggere o ascoltare riflessioni che non seguano il pensiero massificato, di trovare persone che non ragionino con il portafogli, di costruire relazioni umane non basate su interessi materiali ma su un genuino - e, temo, ormai perso - senso di bellezza, di pura condivisione delle proprie idee, del proprio tempo, del proprio sapere e non sapere. Nelle parole di Guendalina Middei ho sempre trovato quella "febbrile ostinazione", l'istinto di non arrendersi a ciò che di peggio la società ha da mostrarci. In una recente intervista Guendalina ha dichiarato: "Sono consapevole che in una simile società il ruolo dello scrittore è sempre più marginale. Le idee, le arti in generale non hanno più posto in una società che ha sicuramente trovato nuovi canali (i media, ma anche in positivo il cinema) da cui trarre quelle risposte che in passato si cercavano nei libri. Alle volte mi sento davvero come Don Chisciotte, folle a tal punto da combattere contro i mulini a vento. Eppure vado avanti, con una sorta di disperata e febbrile ostinazione. E come scrittrice mi rivolgo agli altri che come me per temperamento, passione o indole faticano a ritrovarsi in questi «tempi moderni» e hanno fame di cose diverse." (fonte: https://www.vocidallisola.it/2024/01/12/intervista-con-un-matto-in-dialogo-con-guendalina-middei/ ) Il 14 giugno 2024 alle ore 18.30 Guendalina Middei è stata protagonista di questa bella chiacchierata. Il suo sguardo sul mondo, la sua enorme passione per i classici della letteratura, la sua opera di divulgazione sui social e la sua penna di scrittrice sanno offrirci uno sguardo finalmente non omologato, una visione realistica ma ancora piena di speranza all'interno di un mondo troppo stereotipato, dove il confine netto tra buoni e cattivi non esiste più perché è più forte la legge delle maschere sociali e nel mix umano ogni volto è uguale a tutti gli altri. Voglio presentare Guendalina attraverso le parole della sua biografia: "Guendalina Middei, alias Professor X, è nata a Roma nel 1992. Fin da adolescente coltiva la sua grande passione per la letteratura e la cultura classica. Dopo aver conseguito la laurea in Lettere e un master in Giornalismo culturale, si è dedicata all’insegnamento nei licei e alla scrittura. Ha collaborato con diverse riviste letterarie, tra cui “Culturificio”, “Critica Letteraria” e “Sintesi dialettica”. Nel 2019 ha aperto la sua pagina Facebook Professor X, seguita nella primavera del 2022 dall’omonimo profilo Instagram. I suoi canali sono oggi diventati punti di riferimento per oltre trecentomila lettori appassionati o incuriositi dalla letteratura. Nel 2021 ha esordito nella narrativa con il romanzo storico Clodio, seguito nel 2023 da Intervista con un matto, entrambi editi da Navarra Editore. Con Feltrinelli ha pubblicato Innamorarsi di Anna Karenina il sabato sera (2024)." (fonte: https://www.feltrinellieditore.it/autori/middeiguendalina/ ) Questa chiacchierata è stata un'occasione per conoscere meglio Guendalina, per cercare di entrare nelle pieghe profonde del suo lavoro, delle sue passioni, di quelle parole scritte che si fanno vive e che si ostinano a cercare ancora il senso, a indagare la vita e a raccontare la psiche.
    Escuchado 40m 9s
  • Responsabilità del giornalismo e il racconto del "paese dei pazzi" - Intervista a Michela Mancini

    15 JUN. 2024 · Si fa sempre molta confusione nel dare una definizione alla parola "verità". Il concetto stesso può far paura quando si scava in angoli ancora troppo bui della nostra storia. Il compito del giornalista è osservare dall'esterno, mettersi quanto più possibile al servizio della notizia e dei fatti, occupare coni d'ombra mettendosi in secondo piano per cercare di parlare in termini quanto più possibile oggettivi, per descrivere gli avvenimenti e le loro conseguenze senza schierarsi. Quanto è difficile, però, il mestiere di giornalista? Quanto è complicato, oggi più che mai, mantener fede alla notizia e all'etica del giornalismo fatto bene? Il giornalismo d'inchiesta, poi, richiede di entrare completamente nelle cose, di immergersi, di incontrare le persone, di toccare spesso strati lacerati e pagine dolorosissime della nostra storia e delle vite altrui. Facile è ottenere un tesserino, difficile è essere realmente giornalista. Lo sappiamo bene, lo vediamo bene. Non dobbiamo dimenticare che prendere sul serio questo mestiere - senza subire pressioni politiche o di altro genere - non è affatto scontato, come per molti mestieri del resto. Non è scontato applicare a questa professione il rispetto e l'etica che il racconto delle notizie e delle persone meriterebbe. Di tutto questo, e dei tanti aspetti della professione di giornalista, abbiamo parlato con Michela Mancini il 13 giugno 2024 alle ore 16.30. Abbiamo cercato di andare nel profondo toccando anche altri temi, primi fra tutti la motivazione da cui muove la sua passione, divenuta professione, e quello che ha imparato dal giornalismo anche a livello umano, come le sue inchieste hanno cambiato, se l'hanno fatto, la sua vita, come è cominciato il suo viaggio nel giornalismo d'inchiesta sulla criminalità organizzata e come, recentemente, è approdata allo studio, alla ricerca e al racconto di Girifalco, il cosiddetto "paese dei pazzi". Per presentare Michela Mancini, mi affido alle parole della sua biografia. "Giornalista e autrice radiofonica, specializzata in “creative radio” e “audio documentary” alla Goldsmiths University of London, ha collaborato con diverse testate, tra cui il Venerdì di Repubblica e la BBC, occupandosi principalmente di temi legati alla criminalità organizzata. Dal 2016 lavora per la radio e la televisione pubblica italiana, Rai Radio3, Report Rai3 e Giornale Radio Rai. Con il suo audio dramma “Goldfish and Soldiers” in lingua inglese ha vinto il Prix Europa Rising Star nel 2020. La serie audio “Gli Ammutati” è stata selezionata allo UK International Radio Drama Festival ed è stata tra i finalisti al Prix Europa del 2023 nella sezione “audio investigation”." Tempo fa Michela Mancini ha dichiarato "Scrivere di mafia non è solo un atto di responsabilità, ma anche un modo per capire da dove veniamo e dove vogliamo andare. Vorrei continuare a fare inchiesta e che il giornalismo servisse a qualcuno". (fonte: https://www.comune.catanzaro.it/a-palazzo-de-nobili-si-discute-di-donne-e-ndrangheta-con-la-giornalista-michela-mancini/ ) Di grande interesse culturale e storico e di grande profondità umana sono, tra gli altri, due podcast di Michela che vorrei segnalarvi consigliandone caldamente l'ascolto. Il Paese dei Pazzi: https://l.facebook.com/l.php?u=https%3A%2F%2Fwww.raiplaysound.it%2Fprogrammi%2Filpaesedeipazzi%3Ffbclid%3DIwZXh0bgNhZW0CMTAAAR37TwQ_G7f4BoQpmG5xyTJrKMVSi4pBDx13FNgl2_HuJNoLNcnoIFFIm4Q_aem_ZmFrZWR1bW15MTZieXRlcw&h=AT1-d0kPsbqv7wSqnduEcffEozK3WajqIKIkOzfCHMNv7xZYtySsBr0j1SX1KeKeYW3EctRbqI0CNvNMh0DDWnJMW2Bu9SRhjVtIZGyj1m8MlfZ458We8Nq5mQ06kH1SB6bmbSi9t-QtKhX-Ng&__tn__=-UK-R&c[0]=AT3zSM7fzUbk4Vk5Wb6le-Hv62cZyD9DrH1JIvWfoEjbQMLzgSh0nclqYOnp-JMAy5-YWYbybA1oekqvw8hSyInTFhRbAA32z5jyPxbEu8K2yWzDg1dWmmkRLfI1iGc5Sv6kGO4z0TwJgurLdYfdrCuW5_cWoER_ju-r-4M64jiyUtZHeH-xoMdq-6h7tJMKML7phwFi4hEZpvs Gli ammutati: https://www.raiplaysound.it/programmi/gliammutati?fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTAAAR2MtPdiRdEycJwxM8vYXqo2-osKl_9EVIVgIpSruvAMubDxFuLepdRPtWU_aem_ZmFrZWR1bW15MTZieXRlcw
    Escuchado 41m 32s
  • Sulle orme di Franco Basaglia attraverso il cinema documentario - Intervista a Erika Rossi

    6 JUN. 2024 · Quale linea separa lo schermo dalla realtà? In che modo il cinema può raccontare la malattia mentale e attraverso quali linguaggi è possibile racchiudere in un documentario quel che accade nella vita vera? Fin dove può spingersi la macchina da presa nella ricerca della verità e quando invece è necessario fermarsi e fare un passo indietro? Dove finisce il racconto e in che modo esso colpisce la vita del regista, prima, e dello spettatore poi? Quali sentimenti si sperimentano nell'arte di mettere il cinema al servizio di temi come la salute, la malattia, la cura, la vita nel manicomio? Queste sono solo alcune delle tante domande che mi vengono in mente quando penso a cosa possa significare lavorare alla trasposizione documentaristica del lavoro di Franco Basaglia, nella ricerca di una chiave di lettura che possa trasmettere, con fedeltà e rispetto, le faticose conquiste del passato ma anche il dolore dei malati e delle loro famiglie, la difficoltà della ricerca di una cura e i tanti limiti che ancora oggi negano a chi soffre di disturbi mentali il raggiungimento di condizioni dignitose di vita. Sono felice che si possa parlare di salute mentale, sono ancora più felice di poterlo fare con persone che sentono sulla propria pelle questo tema, che ne studiano i risvolti con profondo rispetto e dedizione. Ho la sensazione di poter così raccogliere testimonianze che non siano solo proclami, ma che siano manifesti di persone toccate profondamente dal tema e che, in qualche misura, ne hanno fatto anche una parte importante della propria vita. Il 5 giugno 2024 alle ore 18.00 ho avuto il piacere di poter raccogliere la testimonianza di Erika Rossi. La presento utilizzando le parole che delineano il suo percorso professionale e artistico: "Erika Rossi è autrice e regista di documentari che raccontano il suo territorio e in particolare la città di Trieste, con riferimento al tema della salute mentale. Inoltre è autrice, insieme a Peppe Dell’Acqua e a Massimo Cirri, del volume “Tra parentesi, la vera storia di una impensabile liberazione”, testo dell’omonimo spettacolo teatrale di cui cura la regia." Filmografia di Erika Rossi: 50 ANNI DI CLU (Italia 2023) LA CITTA’ CHE CURA/THE CARING CITY (Italia 2019) TUTTE LE ANIME DEL MIO CORPO (EVERY SOUL OF MY BODY) Italia-Slovenia 2016 IL VIAGGIO DI MARCO CAVALLO (Italia 2014) TRIESTE RACCONTA BASAGLIA (Italia 2012)
    Escuchado 1h 1m 30s
  • Associazione Amici della mente OdV e la tutela della salute mentale - Intervista a Gabriele Catania

    6 JUN. 2024 · Un nuovo approfondimento sul tema della salute mentale. Come mi piace sempre ribadire, questo è un argomento delicato che necessita di attenzione, di cura, di un approccio professionale ma anche di un profondo senso di rispetto e di una grande sensibilità. Tutti possono vivere, direttamente e non, problemi legati alla salute mentale ma credo che non tutti siano in grado di riconoscerli, di affrontarli. Soprattutto penso che non tutti siano in grado di parlarne nella maniera più adeguata e pertinente. Per non rischiare che questo tema diventi quindi solo l'ennesimo trend topic per chi vuole cavalcare l'onda del momento, mi sto impegnando nel mio piccolo a interpellare e portare in luce le testimonianze di professionisti che si spendono davvero fattivamente in progetti dedicati a chi vive il disagio mentale e alla tutela della salute. Progetti che abbiano realmente a cuore il benessere delle persone e il loro inserimento all'interno delle comunità e dei contesti in cui vivono. In quest'ottica, prosegue quindi il nostro percorso di scoperta attraverso l'intervista del 4 giugno 2024 alle 18.30 a Gabriele Catania. Di seguito alcuni cenni al suo percorso professionale. "Gabriele Catania, psicologo e psicoterapeuta, per 31 anni in forza al dipartimento di salute mentale della ASST Fatebenefratelli - Sacco di Milano, è attualmente in pensione ma consulente esterno presso lo stesso dipartimento. Per 12 anni è stato professore a contratto presso la facoltà di medicina dell'Università Statale di Milano. Attualmente è Presidente dell'Associazione Amici della Mente OdV, nata e operante presso il Servizio di psichiatria del suddetto Ente Ospedaliero. Catania è inoltre ideatore del progetto "Faber in mente" che, con il patrocinio morale della Fondazione De André, utilizza il pensiero e l'opera di Fabrizio De André per attività inerenti la prevenzione nell'ambito della salute mentale." Il cambiamento in meglio delle condizioni di vita passa per la tutela imprescindibile della salute mentale e fisica delle persone. La salute è un diritto, agire per essa è un dovere.
    Escuchado 1h 13m 57s
  • Il pensiero lungo di Franco Basaglia e i riflessi della legge 180 - Intervista a Daniele Piccione

    6 JUN. 2024 · Cosa resta oggi del pensiero di Franco Basaglia? Quali sono le implicazioni della legge 180? Cosa si deve ancora fare per raggiungere gli obiettivi a cui quella legge aspirava? Avvicinarsi al tema della salute mentale e del disagio psichico vuol dire anche fare i conti con la legge, con i riflessi e con le conseguenze che nel tempo hanno ruotato attorno a questi argomenti cambiando la percezione pubblica e l'innesto nel tessuto sociale. Ce ne ha parlato Daniele Piccione il 3 giugno 2024 alle ore 18.00 in diretta streaming sui canali Frasivolanti. "Daniele Piccione è Consigliere parlamentare del Senato della Repubblica. Fin dalla tesi si è occupato dei problemi costituzionali della Legge “Basaglia”. Ha scritto molto sulla Legge 180 e sullo psichiatra veneziano. Tra i suoi libri si segnala: Il pensiero lungo. Franco Basaglia e la Costituzione." (Fonte della bio: articolo Treccani pubblicato a marzo 2024) Abbiamo cercato di condensare un argomento vastissimo in un tempo che è sempre troppo breve, ma la consapevolezza parte sempre da tutte le opportunità di confronto, dalle occasioni per capire insieme di cosa parliamo quando parliamo di salute mentale e di legge 180.
    Escuchado 34m 8s
  • Il rapporto tra letteratura, salute mentale e realtà psichiatrica - Intervista a Stefano Redaelli

    1 JUN. 2024 · Parlare di salute mentale, confrontarsi, fare ricerca sul campo e scriverne sono azioni attraverso cui quel tema, il tema della salute legato inevitabilmente a quello della malattia mentale, può finalmente uscire dall'oblio e da quel profondo senso di vergogna da cui è sempre stato avvolto. Il 31 maggio 2024 alle ore 18.00 ci siamo ritrovati in diretta streaming sui canali Frasivolanti per continuare a parlarne. Il protagonista è stato Stefano Redaelli, che ci ha fatto esplorare il rapporto tra letteratura, salute mentale e realtà psichiatrica. Per farvi entrare nel racconto e mostrarvi cosa significa occuparsi di ricerca in questi ambiti, vorrei citare alcune righe di un articolo scritto proprio da Redaelli nel 2021: "Finalmente si parla di follia, o meglio: la si fa parlare. Ci si dispone ad ascoltarla: “Voce confusa con la miseria, l’indigenza e la delinquenza, parola resa muta dal linguaggio razionale della malattia, messaggio stroncato dall’internamento e reso indecifrabile dalla definizione di pericolosità e dalla necessità sociale dell’invalidazione, la follia non viene mai ascoltata per ciò che dice o che vorrebbe dire” (Franco Basaglia). La chiusura dei manicomi è stata metà della riforma che Basaglia auspicava. L’altra metà, la più difficile, consiste nel colmare il solco che divide il mondo dei sani da quello dei malati, nel cancellare lo stigma, nel combattere il pregiudizio, lo stereotipo, l’ignoranza. E questo non può farlo la medicina da sola né la politica. Ci vuole la letteratura." (fonte: https://www.illibraio.it/news/dautore/follia-basaglia-letteratura-1401020/ ) La biografia di Stefano Redaelli ci parla di un impegno diffuso e di un lavoro di ricerca e scrittura che scava nel profondo. "Stefano Redaelli è professore di Letteratura Italiana presso la Facoltà “Artes Liberales” dell’Università di Varsavia. Addottorato in Fisica e in Letteratura, s’interessa dei rapporti tra letteratura, medicina, scienza e spiritualità. Tra le sue pubblicazioni scientifiche: A 40 anni dalla legge Basaglia: la follia, tra immaginario letterario e realtà psichiatrica (DiG, 2020), Nel varco tra le due culture. Letteratura e scienza in Italia (Bulzoni, 2016), Le due culture. Due approcci oltre la dicotomia (con Klaus Colanero, Aracne, 2016). Per la narrativa ha pubblicato la raccolta di racconti Spirabole (Città Nuova, 2008) e il romanzo Chilometrotrenta (San Paolo, 2011). Con Neo Edizioni ha pubblicato il romanzo Beati gli inquieti, Selezione Ufficiale Premio Campiello, Premio Napoli e Premio Flaiano 2021, e il romanzo Ombra mai più. Quest'ultimo romanzo ha vinto i seguenti premi: Premio Girifalco 2023 Sezione Follia, Premio Letteraria 2023, Premio Città Cava dei Tirreni 2023, Premio Città di Leonforte 2023." Questa è stata un'occasione per lasciarci avvolgere dal racconto e dalla passione di chi si impegna, con le parole, con la ricerca, con lo studio, affinché di disagio mentale si continui a parlare per spezzare finalmente le catene del silenzio e dello stigma.
    Escuchado 1h 38m 37s
  • Chille de la balanza e il teatro che racconta Basaglia e i manicomi - Intervista a Claudio Ascoli

    29 MAY. 2024 · Una nuova occasione per connettere le nostre menti e i nostri cuori. Ancora un'occasione per ascoltare un racconto di vita e lavoro che si traduce anche in impegno affinché certi temi non vengano dimenticati e se ne continui a parlare, anche attraverso l'arte, anche attraverso il teatro. Stavolta il protagonista della chiacchierata è Claudio Ascoli. Come d'abitudine, mi piace affidarmi alle parole stesse del protagonista per introdurre i punti salienti di un lungo percorso costruito in oltre 50 anni di attività. "Claudio Ascoli è il fondatore di Chille de la balanza, compagnia di teatro di ricerca nata nel Centro Antico di Napoli nel 1973; dal 1985 in Toscana e dal 1998 a San Salvi, ex-città manicomio di Firenze. Così decise l’ultimo direttore che volle collegare l’uscita dei “matti” con l’ingresso della città nell’ex-manicomio: chiese alla compagnia di stabilire la sua residenza in un padiglione dell’ex-O.P. e dar vita ad un presidio culturale permanente. Ascoli nasce in una famiglia di attori napoletani da tre generazioni. I Chille partirono da un recupero rigoroso delle tradizioni napoletane, producendo poi in oltre 50 anni più di 100 spettacoli: da Artaud a Pasolini, dai dadaisti a Baudelaire e ancora da don Milani a Franco Basaglia. L’attività è documentate in molti libri-saggi tra cui: “Teatro, comunque.”, “Pazzi di libertà”, “Napule ‘70” e “Chille 50”. Il nome Chille de la balanza è quello degli antichi venditori di frutta ed ortaggi che – tra la fine del ‘600 e gli inizi del ‘700 – andavano per le strade del Centro Antico, vendendo le loro mercanzie e raccogliendo storie ed aneddoti che poi ri-narravano la sera nelle osterie." Per completare questo quadro introduttivo, riprendo, infine, alcune parole riportate sul sito della compagnia teatrale: "Il 2024 inizia all’insegna di Franco Basaglia su cui i Chille iniziano a lavorare presentando lo spettacolo MANICOMIO,ADDIO! Contro tutti i muri. Franco Basaglia e Franca Ongaro Basaglia. Ma il lavoro è molto più ampio, nel centenario della nascita dello psichiatra veneziano un’intero festival viene dedicato a Franco Basaglia e al superamento del manicomio. Una data importante è quella dell’11 Marzo 2024 quando a San Salvi viene inaugurata la grande scultura di MARCO CAVALLO DEL XXI SECOLO. Una grande scultura nata dalla collaborazione con l’artista Edoardo Malagigi e realizzata tra gli altri anche grazie ad un crowd funding popolare. Un simbolo molto importante che segna l’inizio del percorso di rigenerazione di San Salvi." Con questa bella storia e con questi interessanti presupposti, Claudio Ascoli ed io abbiamo dialogato martedì 28 maggio 2024 alle ore 18.00 in diretta streaming. Lasciatevi stupire da una lunga storia che ancora continua a parlarci in maniera incisiva di abbattimento dei muri, follia, salute mentale. Per approfondire la storia integrale di Chille de la balanza: https://chille.it/chi-siamo/?fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTAAAR3aX-Hds5X5QzIveZ3ftkm-ot48A5LOvbBOY8ko6yNolyWZGchg_iJ7764_aem_AchsVc8I53dcxnPU5ldVSIzLI76E1YiYD4LiDSWeHcJC2lGkItl--NS4Ai4lszvYU-LQ28heU5IwW-HjpKDT4gRX
    Escuchado 1h 24m 27s
  • I progetti IAAPs e il legame tra arte e salute mentale - Intervista a Roberto Boccalon

    18 MAY. 2024 · Si è svolta il 12 maggio 2024 alle ore 10.30 una nuova intervista in diretta streaming sui canali Frasivolanti. Ancora una volta al centro c'è il tema della salute mentale attraverso il racconto e l'impegno del dott. Roberto Boccalon nell'ambito dei progetti di IAAPs (International Association for Art and Psychology) e non solo. Per presentare al meglio il protagonista di questa intervista, mi affido qui di seguito alle parole riportate nella sua biografia. "Laurea in Medicina e Specializzazione in Psichiatria presso UCSC Roma. Psicoterapeuta con formazione analitica. Per trent'anni dirigente medico nei Servizi Psichiatrici pubblici, a Reggio Emilia e Ferrara. Ha approfondito lo studio dei processi creativi e del loro utilizzo, in una prospettiva psicodinamica multicodice, nella clinica e nella formazione. Già professore a contratto presso l'Università di Ferrara e direttore dell’Istituto di Psicoterapia Espressiva di Bologna. Attualmente docente nel Corso di Laurea in Psicologia dello IUSVE e nel Master in Terapie Espressive dell'Università Cattolica di Milano. Membro del comitato Redattore della rubrica “Cura dell'Arte/ Arte della Cura“ per la Rivista Aracne. Presidente dell'International Association for Art and Psychology." Come si legano fra loro psicologia e arte? Che ricadute sociali hanno i progetti che uniscono l'arte alla salute mentale? Qual è l'impegno profuso da IAAPs in tal senso? Roberto Boccalon ha parlato di tutto questo e di molto altro, accompagnandoci in un racconto fatto di scienza, esperienza e passione. Lo spazio per le domande al dott. Boccalon resta sempre aperto.
    Escuchado 1h 4m 1s
  • Raccontarsi attraverso Storytelling e Public Speaking - Intervista a Antonio Monizzi

    2 FEB. 2024 · Si riparte con le interviste, si riprende per il 2024 con le chiacchierate in diretta su Frasivolanti che tante scoperte ci hanno riservato negli scorsi anni e che anche quest'anno continueranno a farci scoprire storie, persone, possibilità. Protagonista dell'intervista di venerdì 2 febbraio 2024 alle ore 18.30 è Antonio Monizzi. Per presentare Antonio, prendo in prestito le sue parole. "Tutto comincia a Napoli il 24 ottobre 1968. Anni fa, leggendo Dale Carnagie, ho capito che nella vita volevo occuparmi di Comunicazione & Relazioni efficaci. Oggi la mia missione è aiutare persone e professionisti a «RACCONTARSI» attraverso Storytelling e Public Speaking. Ma un percorso tortuoso mi ha portato fin qui, all'inizio infatti volevo fare il cuoco. Il destino ha voluto che andasse diversamente e così per 17 anni ho lavorato nel mondo della GDO. Ho collaborato con vari brand nel mondo del retail e con società di formazione. Il mio progetto personale si chiama "@ntonio Monizzi racconta", che è anche un gruppo Facebook e in cui dialogo con le persone veicolando le loro storie. Il mio mantra è "Vince chi impara" e nella vita non mi dedico solo al lavoro. Amo infatti il jazz e il cinema: il primo mi ha insegnato l’importanza del lavorare insieme e il potere dell’improvvisazione, il secondo è metafora della vita e per questo potente strumento di sintesi e di esempi memorabili." Lo spazio per le domande da porre ad Antonio resta sempre aperto.
    Escuchado 1h 18m 34s

Sono Laura Ressa. Sono nata nella primavera del 1986 e Frasivolanti è nato qualche primavera più tardi, nel 2016. Racconto storie di persone e di lavoro ben fatto. Mi piace...

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Sono Laura Ressa. Sono nata nella primavera del 1986 e Frasivolanti è nato qualche primavera più tardi, nel 2016.
Racconto storie di persone e di lavoro ben fatto. Mi piace confrontarmi con gli altri per raccogliere punti di vista, testimonianze, esperienze, prospettive.
Auguro buon ascolto a chiunque si affacci qui!
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